E’ finalmente terminata da alcune ore la riunione del 21 marzo 2018 dell’Autorità Antitrust che dichiara ufficialmente uno stop ai rialzi annunciati da diverse settimane da Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb.
Già da diverso tempo i consumatori sono a conoscenza del famoso D.L. n.148/2017 che stabilisce la non legittimità della fatturazione ogni 28 giorni obbligando quindi tutti gli operatori telefonici nazionali al ritorno della fatturazione mensile.
Il provvedimento di oggi nasce dopo le numerose segnalazioni delle associazioni dei consumatori partite a fine gennaio per i famosi aumenti dell’8,6 % in arrivo a partire dal prossimo 25 marzo su tutte le proposte di telefonia a causa del ritorno alla vecchia modalità di fatturazione.
Numerose le proposte Passa a Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb che i diversi gestori di telefonia hanno lanciato approfittando dell’onda di consumatori in cerca dell’offerta migliore per trovare il risparmio a causa degli aumenti in arrivo.
Vi ricordiamo, infatti, che a partire dal 24 marzo per Tre Italia e fino alla data limite del prossimo 5 aprile tutte le società saranno obbligate a fatturare mensilmente, perdendo quindi il vantaggio dei 28 giorni.
Come spiega il Garante, “al fine di evitare il prodursi, nelle more della conclusione del procedimento, di un danno grave e irreparabile per la concorrenza e, in ultima istanza, per i consumatori, l’Autorità ha adottato misure cautelari urgenti intimando agli operatori di sospendere l’attuazione dell’intesa oggetto di indagine e di definire la propria offerta di servizi in modo autonomo rispetto ai propri concorrenti”.
Tutti i clienti di Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb possono quindi dormire sonni tranquilli e dimenticare il famoso aumento dell’8,6 % di cui si attendeva l’arrivo nei prossimi giorni grazie al nuovo stop ai rialzi. Gli operatori sono invitati ad elaborare le proprie offerte in modo autonomo evitando di basarsi sulle proposte dei rispettivi concorrenti.