Surface Pro 5 potrebbe non esser caratterizzato da novità sostanziali rispetto al modello attualmente in commercio. Lo rivela, senza mezzi termini, l’esperto di Windows Paul Thurrot, evidentemente in possesso di fonti degne di rilievo: a detta della fonte in questione, il nuovo convertibile 2-in-1 a firma Microsoft sarà infatti strutturato secondo i dettami del processore Intel Kaby Lake. Il cambiamento, per inciso, più eclatante e significativo che la quinta iterazione dell’apprezzata gamma Surface metterà in mostra.
Surface Pro 5 potrebbe insomma esser avaro di novità, limitandosi per l’appunto al <<compitino>>. Il lavoro orchestrato da Microsoft in questi ultimi anni è d’altronde di rilievo, e l’attuale dispositivo in commercio – che a sua volta ha migliorato l’iconico Surface Pro 3, nello specifico il primo ibrido 2-in-1 di Redmond a condensare molteplici novità e aggiunte, come ad esempio il display da 12 pollici e l’aspect-ratio 3:2 – ha certamente raggiunto una maturità e completezza tale da render forse difficile, oltre che pericoloso, snaturalizzare tutto ciò che Microsoft stessa ha saputo implementare da due anni a questa parte.
Il prossimo ibrido 2-in-1 dell’azienda americana sarà insomma caratterizzato da un mero aggiornamento hardware e nient’altro, fatta eccezione a qualche accorgimento squisitamente estetico. L’elemento distintivo dovrebbe dunque poggiare sul chipset Intel Kaby Lake, realizzato con un processo produttivo a 14 nanometri e, conseguentemente, in grado di coniugare rispetto all’attuale Surface Pro 4 un maggior grado di potenza e di efficienza.
Surface Pro 5, a detta di Thurrot, andrà poi a confermare il connettore proprietario per l’alimentazione, permettendo quindi una massima compatibilità con tutti gli accessori in commercio realizzati ad-hoc per la gamma Surface. Una mossa che, a conti fatti, dovrebbe però tradursi nella mancanza di una porta standard USB-C, sempre più in voga ed utilizzata dai concorrenti diretti di Microsoft.