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Sweetie, la bimba virtuale a caccia di pedofili

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Sweetie, la bimba virtuale a caccia di pedofili

Leggendo il titolo sembrerebbe quasi assurdo che sia una bimba a cercare i pedofili, dovrebbero pensarci gli inquirenti, eppure Sweetie, questo è il suo nome, va a caccia proprio di pedofili per combattere il turismo sessuale.

Il turismo sessuale è un fenomeno molto diffuso, purtroppo; si tratta di viaggi volti ad ottenere prestazioni sessuali, in questo caso con minori da parte di persone benestanti verso i paesi che sono in via di sviluppo. Questo fenomeno ultimamente si sta diffondendo anche tramite web, sono diventati tantissimi i pedofili che vanno in cerca di minorenni al solo scopo di trarne delle prestazioni sessuali.
Proprio per combattere questo fenomeno in larga espansione, arriva Sweetie, una bambina filippina virtuale che ha il solo scopo di fungere da esca per scovare gli innumerevoli pedofili che scandagliano la rete per i loro ignobili scopi che, secondo L’FBI, sarebbero circa 750.000 ogni giorno.
Agli occhi del “cliente” (che varia tra i 18 e i 50 anni) Sweetie appare come una tenera bimba di 10 anni con un timido sorriso e due occhi tenerissimi e questa sua apparente dolcezza fa si che il “cliente” invii video e foto pedo-pornografiche, sino ad arrivare ad inviare i propri contatti. Grazie a questa strategia, sono state più di 20.000 le persone indagate in circa 71 paesi differenti, decine sono stati gli arresti e una di queste, un 37 enne australiano, è stato definitivamente condannato grazie a Sweetie.
Ovviamente parliamo di una goccia in un oceano, Sweetie è solo un modello 3D e non può contrastare la pedofilia in modo autonomo, deve aumentare ,sicuramente, la collaborazione tra i proprietari dei provider e le forze di polizia. Serve un impegno serio con una task force globale che cerchi di stanare più pedofili possibili.
‘ un fenomeno ben più impressionante e senza una task force globale rischiamo di non trovar mai le risposte adeguate».

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