23 Aprile 1982! Questa è la data in cui venne messo in vendita uno dei prodotti che hanno fatto la storia del personal computer, lo ZX Spectrum.
Creato da Sir Clive Sinclair, questo piccolo gioiello a 8 bit con grafica a colori, era equipaggiato da un processore Z80 a 3.5 MHz, 16 kB di ROM contenenti il linguaggio BASIC, RAM da 16 kB espandibili a 48 kB oltre ad una caratteristica tastiera in lattice con 40 tasti multifunzione. In Europa è stato il principale antagonista del Commodore 64, grazie anche al prezzo di listino più abbordabile e alla sua semplicità costruttiva.
Lo ZX Spectrum era il successore dello ZX 80 e ZX 81, ed aveva una mappa dello schermo di 256×192 pixel. All’epoca si creò un vero e proprio dualismo tra “fanboy” di Commodore contro quelli di Spectrum, un po’ come oggi vede contrapporsi giocatori della Microsoft contro quelli della Sony. A causa delle difficoltà economiche incontrate, in seguito, il fondatore Clive Sinclair fu costretto a vendere ad Amstrad, che nel 1985 diede vita allo Spectrum 128, senza grande successo. Nonostante il Commodore 64, risultò il vincitore della sfida, lo Spectrum si guadagnò un grande seguito di appassionati, che ancora oggi cercano di far rivivere la piattaforma con i tasti in gomma.
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