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Telegram annuncia Telegraph, la piattaforma dedicata alla pubblicazione di contenuti in totale anonimato

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Telegram annuncia Telegraph, la piattaforma dedicata alla pubblicazione di contenuti in totale anonimato

Anche Telegram avrà una propria piattaforma di blogging. Il suo nome è Telegraph e, stando a quando riporta il sito di informazione VentureBeat, questo nuovo servizio offrirà la possibilità di pubblicazione veloce e anonima senza che sia più necessario creare un account o effettuare il login attraverso un social media.

Il sito si presenta come una semplice pagina per la videoscrittura che permette di editare pezzi di lunghezza estesa senza richiedere alcun tipo di account o registrazione. L’interfaccia è essenziale: sono presenti comandi di base come quelli per la formattazione e le dimensioni del testo, per l’aggiunta di link, l’inserimento di video da Youtube e Vimeo o, infine, il caricamento di immagini. L’interfaccia dell’applicazione risulta molto simile alla piattaforma Medium e consente l’inserzione di annunci in maniera molto intuitiva. Gli utenti hanno anche la possibilità di aggiungere foto direttamente dal computer facendo un semplice clic sull’icona della fotocamera. In confronto a Medium, però, Telegraph ha tempi di caricamento degli annunci relativamente veloci dal momento che è sufficiente cliccare su Publish per la pubblicazione dell’offerta. Gli annunci sono condivisibili anche sugli altri social media ma è consigliabile utilizzare il nuovo layout Instant View di Telegram, che è molto simile all’interfaccia di Instant Article di Facebook.

telegraph-logo

L’unico metodo che la piattaforma si riserva di utilizzare per permettere a chi ha scritto originariamente l’articolo di modificarlo è stoccare dei cookie di riconoscimento sul dispositivo dal quale è partita la pubblicazione; senza quelli, anche l’autore perde il controllo sul contenuto. La libertà di Telegraph consente a chiunque di creare un testo in rete e di diffonderlo tramite un link condivisibile sui social network, e questo potrebbe significare una maggiore diffusione di articoli e testi svincolati da qualunque tipo di verifica. Quindi, occhio alle bufale…

Nel febbraio del 2016, il fondatore di Telegram, Pavel Durov, ha annunciato che la società ha raggiunto quota 100 milioni di utenti. L’introduzione di Telegraph può esser letta in chiave di un tentativo da parte della compagnia di riuscire ad allargare i propri orizzonti. Recentemente in rete è comparso la stuzzicante messaggio: “Stiamo lavorando a qualcosa di davvero importante nelle nostre segrete. Stay tuned”. E noi restiamo sintonizzati…

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