Stando al nuovo report pubblicato da Financial Times, Telegram si sarebbe schierata contro Apple, con una denuncia per presunta concorrenza sleale, l’ennesima che prende di mira l’azienda di Cupertino.
L’azienda guidata da Pavel Durov ha depositato la denuncia direttamente all’ufficio di Margrethe Vestager, che tra l’altro figura anche come responsabile della commissione Antitrust dell’Unione Europea.
La denuncia di Telegram è abbastanza eloquente e fa cenno ad un particolare evento risalente al 2016, in cui l’azienda tentò di lanciare una propria piattaforma di videogiochi sull’App Store di Apple.
Secondo quanto dichiarato, Apple a suo tempo avrebbe avvisato Telegram suggerendogli di fermarsi a causa di una violazione delle policy dell’App Store. Non si conosce nello specifico che tipo di violazione avrebbe potuto infrangere Telegram, ma questa avrebbe comportato l’eliminazione dell’applicazione dallo store digitale della Mela.
Telegram ha quindi deciso di prendere una posizione chiara nei confronti di Apple colpendola in una ferita che già in passato era stata oggetto di speculazioni: regole troppo ferree e trattenute troppo alte impediscono agli sviluppatori di lavorare con le proprie applicazioni su App Store. Secondo Telegram, che ricordiamo nascere proprio con il principio di libertà e personalizzazione (decisamente opposto alla filosofia dell’ecosistema chiuso di Apple), gli utenti con un dispositivo Apple dovrebbe permettere l’esecuzione di applicazioni da fonti esterne.
Conoscendo la filosofia di Apple, marchio di fabbrica e al contempo tallone d’Achille che allontana una certa tipologia di utenza, difficilmente asseconderà i “capricci” di Telegram.