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TensorFlow, Google apre a tutti i segreti della propria intelligenza artificiale

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TensorFlow, Google apre a tutti i segreti della propria intelligenza artificiale

Google ha deciso di aprire al mondo dell’open source il proprio sistema digitale di autoapprendimento alla base di molti dei servizi offerti, annunciando TensorFlow, un sistema machine learning utilizzabile sia nel settore della ricerca sia nel business.

TensorFlow è il sistema di machine learning che sostituisce il predecessore DistBelief, rispetto al quale risulta nettamente più flessibile, facile da usare, portabile ed ovviamente, estremamente più potente ed in grado di raddoppiarne le prestazioni in diversi benchmark.

L’elaborato sistema di algoritmi di TensorFlow ha generato un intelligenza artificiale utilizzata anche dalla stessa Google ed alla base di diversi servizi messi a disposizione degli utenti da Big G come, Google Maps (da alcuni giorni disponibile finalmente anche offline su Android ed iOS), il sistema di risposta automatiche Smart Reply di GMail, Google Traduttore e molti altri.

Nonostante l’enorme potenziale e la già sviluppata IA, TensorFlow è ancora agli albori e necessita ancora di profondi studi, ricerche e sviluppi, come spiegato da Sundar Pichai, amministratore delegato di Google, in occasione della presentazione ufficiale del progetto:

“Il ‘machine learning’ è ancora agli albori, non riesce a fare quello che un bambino di quattro anni fa agevolmente come riconoscere un dinosauro dopo averlo visto in foto un paio di volte. Abbiamo tanto lavoro da fare ma TensorFlow è un buon inizio e ci aiuterà a fare questo lavoro tutti insieme. Speriamo che la community che lavora sul machine leraning scambi idee più velocemente possibile per accelerare la ricerca. TensorFlow è una piattaforma valida non solo per la tecnologia ma è utile anche ai ricercatori che vogliono dare un senso alla loro mole di dati, dalle scoperte sulle proteine a quelle che riguardano l’astronomia”.

TensorFlow secondo Google è altamente scalabile ed in grado di essere utilizzato su PC desktop, gadget mobile, supercomputer ed infrastrutture distribuite nel cloud, diventando così accessibile da chiunque intenda accedervi. Google ha deciso di rendere open source il sistema TensorFlow, fornendo uno strumento unico per la ricerca e per il settore business ed al contempo consentire agli sviluppatori di contribuire alla crescita di questa IA e poter offrire così prodotti ancora migliori rispetto agli attuali.

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