Terraria, il fortunato gioco indie ideato dallo studio indipendente Re-Logic, che si pone come alternativa bidimensionale a Minecraft, è arrivato praticamente su tutte le piattaforme presenti sul mercato, ma a quanto pare non vedrà mai ma la luce su Stadia.
Il motivo è sicuramente dei più bizzarri e riguarda il fondatore dell’azienda, Andrew Spinks, il quale ha messo in moto una campagna anti-Google a causa di un ban ricevuto dalla stessa che gli stesso ritiene immotivato.
Allo sviluppatore sarebbe stato bannato l’account Google senza una motivazione valida e questo gli ha causato una perdita dei file salvati nel cloud di Google Drive. Spinks afferma di non aver fatto nulla e proprio per questo motivo ha dichiarato pubblicamente di non voler mai più collaborare con l’azienda di Mountain View, con uno sfogo su Twitter decisamente poco convenzionale e forse anche poco professionale per un CEO.
I will not be involved with a corporation that values their customers and partners so little. Doing business with you is a liability.
— Redigit🌳 (@Demilogic) February 8, 2021
Non ho assolutamente fatto nulla per violare i vostri termini di servizio, quindi non posso che prendere atto del fatto che abbiate deciso di tagliare i ponti. Considerateli tagliati. #Terraria per @GoogleStadia è cancellato. La mia azienda non supporterà più nessuna delle vostre piattaforme in futuro.
Non voglio avere a che fare con una società che valorizza così poco i suoi clienti e partner. Fare affari con voi è un problema.