L’azienda Tesla ha recentemente rilasciato una nuova policy chiamata Supercharger Fair Use, che vieta ai nuovi conducenti commerciali di utilizzare le stazioni di ricarica Supercharger.
Tesla ha lavorato per espandere la sua rete di stazioni di ricarica, annunciando ad aprile che sperava di distribuire più di 10.000 stazioni Supercharger entro la fine del 2017. L’espansione è necessaria per alleviare il traffico pesante nelle stazioni, che sono diventate un punto di congestione per i conducenti negli States. L’anno scorso, a causa di numerosi abusi riscontrati negli USA, l’azienda ha annunciato le tariffe per la ricarica, e l’arrivo di una tassa supplementare per coloro che lasciano le loro auto alle stazioni dopo che hanno finito di ricaricare.
Tesla afferma che le stazioni sono destinate ai conducenti che non hanno a disposizione opzioni pronte per la ricarica a casa o al lavoro, e che quando non sono utilizzati per questo scopo “hanno un impatto negativo sulla disponibilità di servizi di Supercharging per gli altri”.
Così, la nuova politica afferma che per i veicoli acquistati dopo il 15 dicembre 2017, i conducenti che hanno intenzione di utilizzare le loro auto come taxi, per il ridesharing, consegna commerciale o di trasporto, scopi governativi o altre iniziative commerciali non saranno autorizzati ad utilizzare le stazioni gratuite.
La società tiene traccia dell’uso e del comportamento del conducente, e se si scopre che qualcuno non rispetta la normativa, potrebbe essere chiesto loro di fermarsi oppure di limitare e bloccare il veicolo dalle stazioni in alcuni casi. La policy è entrata in vigore venerdì 15 dicembre 2017.
Un portavoce Tesla ha affermato che l’azienda “incoraggia l’uso delle Tesla per scopi commerciali”, e che lavoreranno con gli autisti per trovare altri posti per caricare i loro veicoli. La policy contiene un’eccezione, affermando che alcune stazioni potrebbero essere escluse, a seconda delle circostanze locali.