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Tim Berners-Lee, le proposte del creatore del Web per salvare Internet

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Tim Berners-Lee, le proposte del creatore del Web per salvare Internet

L’uomo che ha cambiato il mondo creando il Web – Tim Berners-Lee – ha scritto una lettera aperta segnalando tre seri problemi che attanagliano la sua creazione, suggerendo delle possibili soluzioni prima che la Rete si trasformi in qualcosa di completamente diverso dai principi per i quali è nata quasi trent’anni fa.

L’attuale 61enne Berners-Lee è piuttosto chiaro nel suo articolo ripreso dal Guardian: “Per molti versi, il web ha fatto quello che mi ero immaginato, anche se mantenerlo aperto è stata una lotta costante. Però nell’ultimo anno ho iniziato a preoccuparmi sempre più di tre nuovi trend, che secondo me dovremmo fermare per poter permettere al web di raggiungere il suo vero potenziale di servizio all’umanità”.

L’ingegnere  espone subito i tre problemi principali di Internet, primo tra tutti il controllo dei dati: “Concedendo l’uso dei nostri dati perdiamo i benefici che potremmo avere se ne avessimo il controllo, decidendo quando condividerli e con chi”, dichiara. Nulla di più vero: tutti noi ne sottovalutiamo il controllo concedendo i nostri dati per servizi gratuiti, spesso di abbiamo imparato a non desiderarne il controllo per ottenere servizi gratuiti spesso anche inutili. Tramite quei dati è possibile diffondere pubblicità mirata in target ed ecco che i siti ed i social mostrano solo ciò che interessa al potenziale consumatore.

Secondo grande problema, le bufale online: Le fake news sono sorprendenti, scioccanti, costruite per farsi notare e per spargersi come le fiamme di un incendio; attraverso la scienza dei dati e eserciti di bot, queste cattive intenzioni possono fregare il sistema e spargere disinformazione per fini economici o politici.

Per ultima – non meno importate – la politica, la quale ha imparato abbastanza velocemente a sfruttare la Rete per comunicare in un modo decisamente aggressivo: “Le pubblicità profilate consentono ai campainers di sostenere cose in conflitto tra loro a gruppi diversi. È un metodo senza etica. È una cosa democratica?”.

In un mondo virtuale, dove il Web la fa da padrone in mezzo a pubblicità aggressive, haters, colossi con un potere mediatico che farebbe impallidire anche Hitler in persona, teorie del complotto e fake news che minano all’intelligenza di un considerevole numero di utenti, Sir Tim Berners-Lee propone alcune soluzioni, come ad esempio collaborare a stretto contatto con le OTT per realizzare sistemi nei quali gli utenti siano informati e possano decidere ogni qualvolta quanti e quali dati condividere, promuovere modelli alternativi di pagamento, creare algoritmi trasparenti e regolamentare le campagne politiche online.

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