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TIM come Vodafone: nuovo costo in caso di credito insufficiente

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TIM riprende a stretto giro l’ultima strategia abbozzata da Vodafone, sancendo dunque ufficialmente l’avvento della seconda rimodulazione, nell’arco del 2019, portata avanti dall’operatore italiano. Ma a differenza del classico rincaro di prezzi praticato da TIM a inizio gennaio – al quale si è peraltro accodata la stessa Vodafone soltanto qualche giorno fa, aumentando alcune offerte di telefonia fissa – ci troviamo stavolta di fronte ad una modifica unilaterale del contratto (che possiamo subito dire quasi generalizzata, giacché colpirà tutti i clienti TIM, nello specifico quelli ricaricabili) di vario tipo: in buona sostanza, sulla falsariga di quanto orchestrato da Vodafone, si andrà a pagare una sorta di “penale” in caso di credito residuo non bastevole a coprire il rinnovo automatico di una tariffa, ricevendo però in contraccambio la possibilità di chiamare, inviare messaggi e navigare su Internet senza limiti sul territorio nazionale.

Il messaggio che TIM sta inoltrando in queste ultime a tutti i propri clienti ricaricabili è a dir poco eloquente. La modifica unilaterale del contratto scatterà a decorrere dal 28 aprile, dunque il consumatore coinvolto potrà sfruttare – entro il 27 aprile e, quindi, il giorno prima dell’avvento della rimodulazione – il recesso gratuito od il passaggio senza penali ad altro operatore, in piena ottemperanza alle condizioni delle leggi vigenti. Questa è ad ogni modo l’informativa che il gestore sta inviando a mezzo SMS: “Modifica contrattuale: per consentirti l’utilizzo dei servizi TIM anche quando esaurisci il credito, dal 28/4 puoi chiamare, navigare e inviare SMS senza limiti a 0,90 euro/giorno, solo se effettui traffico, fino ad un massimo di 2 giorni. Se invece hai o attivi TIM Ricarica Automatica, non resti mai senza credito. Entro il 27/4 puoi recedere dal contratto o cambiare operatore, senza penali ne’ costi di disattivazione, e mantenere attiva l’eventuale rateizzazione del prodotto, compilando i moduli ‘cessazione linea’ e ‘diritto di recesso’ su tim.it o inviandoli via PEC a [email protected] o andando nei Negozi TIM. Info su tim.it/info o chiamando il 409168“.

Bisogna tuttavia intendersi sulla portata della modifica messa in atto da TIM. A differenza infatti di quanto orchestrato da Vodafone, l’esborso aggiuntivo (in questo caso pari a 0,90 euro al giorno, fino ad un massimo di due giorni) provocato dall’insufficienza di credito residuo, sarà applicato soltanto se si effettuerà traffico: in buona sostanza, se il consumatore, nel giorno previsto per il rinnovo della propria offerta, non avrà un credito tale da permettere di far ripartire la tariffa, potrà decidere di continuare a chiamare, mandare messaggi e navigare senza limiti (e in questo caso pagherà 0,90 euro al giorno per un massimo di due giorni), oppure non effettuare alcuna operazione (e quindi non chiamare, non navigare su Internet e non mandare messaggi); soltanto in quest’ultimo caso si andrà ad evitare l’addebito dei 0,90 euro. Naturalmente, l’esborso aggiuntivo (fino a 1,80 euro) sarà addebitato alla prima ricarica utile fatta dal consumatore.

La modifica apportata da TIM prende il nome di “Sempre Connesso” e andrà a colpire tutti i clienti ricaricabili dell’operatore: viceversa, non ci saranno scostamenti per i consumatori in possesso di una tariffa con addebito su conto corrente o carta di credito.