L’interfaccia mobile Android più conosciuta e utilizzata al mondo, TouchWiz, compie ormai 5 anni, e ne ha visti di cambiamenti, sia lato grafico che per quanto riguarda le prestazioni.
La prima TouchWiz è apparsa sul Samsung Galaxy S nel 2010. Questa versione adottata, aveva già avuto uno sviluppo di massa, e venne lanciata come TouchWiz 3.0, utilizzata su Android 2.1 Eclair e Android 2.2 Froyo.
Poi è arrivato il Samsung Galaxy S II, portando con se una ridisegnata TouchWiz, che era arrivata nel frattempo alla versione 4.0, la prima versione che supportava l’accellerazione hardware. Inoltre questa è stata la versione che ha dato il via alla creazione delle gesture di Samsung. Su questa versione infatti, posizionando le dita sul display e inclinandole, era possibile effettuare uno zoom in o out delle immagini o pagine web.
Arriviamo a tempi “più recenti” con il Samsung Galaxy S III con una TouchWiz totalmente rimodellata che prende il nome di Nature UX. Correva l’anno 2012 e il Galaxy S III è stato il trampolino di lancio, per l’effetto “ondulazione acquatica”. Inoltre con S III sono stati aggiunti l’eye-tracking con Smart Stay, che mandava in standby il display, quando questo non veniva “guardato” dall’utente.
Dopo, è arrivato il Samsung Galaxy S4, che porta con se lievi modifiche alla già affermata Nature UX.
Infine arriviamo ai giorni di oggi, con il Samsung Galaxy S5, che regna sovrano con la sua TouchWiz Nature UX 3.0, una UI evoluta e che aggiunge elementi di Tizen, per mescolare il design dei due linguaggi di progettazione.
Vi mostriamo quindi come sono cambiare le varie schermate dei dispositivi della famiglia S di Samsung, attraverso gli anni.
Home Screen
L’interfaccia utente TouchWiz inizia con la schermata iniziale, dove Samsung ha sempre permesso di inserire diversi pannelli nella schermata Home, fino a quando Android ha imposto limitazioni più severe per il loro numero. Si può vedere come ci sia stato un grande cambiamento per l’aspetto complessivo della TouchWiz arrivando fino alla Nature UX del S III. Samsung ha revisionato l’iconografia, ha cambiato i widgets, e ha adottato nuovi e più interessanti caratteri.
App Drawer
L’app drawer, sembrava un posto seriamente noioso nel Galaxy S e Galaxy S II con il suo sfondo nero offuscato, ma con la Nature UX, Samsung, ha portato un grande cambiamento che si può vedere nell’immagine del Galaxy S III, un dispositivo che sembra molto più allegro ed è stato il primo a sbarazzarsi della fila inferiore delle icone standard nell’app drawer.Con la Nature UX, è cambiato anche il modo di visualizzazione dei widget, che potevano essere visualizzati direttamente dall’app drawer. Samsung però ha anche deciso di fare un passo indietro con il Galaxy S5, riportando la gestione dei widget con un tap prolungato sulla schermata home, e non facendoli più gestire direttamente dall’app drawer.
Notifiche
Da sinistra a destra troviamo: Galaxy S, S II, S III, S4 e S5
Fotocamera
Samsung si è sempre distinta con un app fotocamera che è ricca di impostazioni manuali e che la rende adatta sia per gli appassionati che per quelli che preferiscono “puntare e sparare”.
È interessante notare che l’applicazione fotocamera si è evoluta in modo diverso rispetto al resto dell’interfaccia TouchWiz e tutti i primi tre smartphone della famiglia Galaxy S, erano molto simili in termini di layout della telecamera, dove trovavamo a destra i pulsanti di cattura e sulla sinistra un elenco di impostazioni .
E ‘stato il Galaxy S II che ha aumentato significativamente il numero di impostazioni manuali e ha adottato un facile accesso 1 tap a molti di loro . Tuttavia, mancava ancora la modalità di scatto HDR, qualcosa che sembra essenziale per una applicazione fotocamera al giorno d’oggi. La situazione è cambiata solo nel Galaxy S III, il primo telefono Samsung ad ottenere il supporto per le immagini HDR nell’app fotocamera.
Il grande cambiamento , tuttavia , è arrivato con il Galaxy S4 che ha adottato l’interfaccia da fotocamere point-and-shoot di Samsung , e per tutte le varie modalità di scatto. Questa ricca varietà di modalità di scatto è qualcosa che fornisce una maggiore flessibilità per gli utenti senza costringerli a impostare manualmente le cose come ISO, esposizioni e così via . Inoltre, S4, ha anche aggiunto la modalità stop-motion che può aggiungere un sacco di creatività per registrazioni video in slow-motion.
La versione della fotocamera del Galaxy S5 è stata costruita su quella base, con l’aggiunta di nuove funzioni come messa a fuoco selettiva dopo lo scatto, ed ha anche cambiato l’icona di cattura. Ha anche riportato l’interfaccia Samsung utilizzato di nuovo nel
S II con accesso facile e con un tocco per tutte le impostazioni manuali .
Inoltre, con S5, per la prima volta, è possibile scaricare modalità di scatto, oltreche a personalizzare le proprie, sviluppate da altri.
Tastiera
Al primo sguardo, la tastiera su TouchWiz non è cambiata più di tanto dai suoi primi giorni, ma guardando un po’ più in profondità, ci accorgiamo che l’evoluzione della TouchWiz, non ha certamente bypassato la tastiera. In primo luogo, con il Galaxy S II, la tastiera TouchWiz ha ottenuto il sostegno della scrittura con gesture e, due anni dopo, nel Galaxy S4 Samsung ha aggiunto una quinta riga con i numeri sopra.
Rubrica
Concludiamo questo tour riguardante il cambiamento nel tempo della TouchWiz, con la rubrica, che è diventata più snella nel tempo e anche molto più ottimizzata. Si può vedere come Samsung gradualmente abbia migliorato la rubrica, aggiungendo la dei contatti ricerca nel Galaxy S II, per arrivare alle linee di divisione dei contatti offuscate nel S5, per un look più gradevole.
Tutto sommato, come tutte le cose, TouchWiz ha subito una bella e notevole evoluzione dal suo debutto sul mercato di massa nel 2010 con il Galaxy S. Ora, è diventata una skin che incorpora caratteristiche e design, fondendo l’estetica Tizen con la TouchWiz originale.
Vi piace questa nuova fusione e la TouchWiz in generale?