Come ormai noto da tempo, i nuovi smartphone Samsung del 2018 saranno animati dal processore proprietario Exynos 9810. Annunciato dal gigante di Seoul all’interno della suggestiva cornice del CES 2018 di Las Vegas, sarà parte integrante dei dispositivi attesi in Europa e in Italia e si caratterizzerà, più che per la ragguardevole potenza di calcolo, anche e soprattutto per il supporto al riconoscimento facciale 3D.
A confermarlo è la stessa Samsung, che in data odierna ha deciso di chiudere finalmente il cerchio inerente alle caratteristiche dell’Exynos 9810. Il processore dei nuovi Galaxy S9 e S9+ sarà infatti impreziosito da una tecnologia simile al Face ID adottato da Apple sul suo ultimo iPhone X.
Come sottolineato dalla stessa azienda coreana, il SoC verrà fornito con una capacità di apprendimento approfondita basata sulla rete neutrale. Un accorgimento che riprende, a conti fatti, il Face ID di Apple e necessario per identificare le persone tramite immagine. Sebbene il produttore non fornisca ulteriori dettagli tecnici inerenti questa funzionalità, possiamo aggiungere – anche grazie alle indiscrezioni emerse durante le scorse settimane – che Exynos 9810 sarà dotato di un’unità di elaborazione di sicurezza separata che offre una protezione aggiuntiva a tutti i dati biometrici.
Il nuovo processore di Samsung sarà insomma contornato da tutti i tradizionali metodi di riconoscimento fin qui impiegati su di uno smartphone: accanto al Face ID, il chip supporta infatti il riconoscimento delle impronte digitali e dell’iride. Quest’ultimi parte integrante dei metodi di sblocco presenti su Galaxy S8 e S8+.