Traditori ed amanti attenti, gli hacker vi hanno preso di mira

Traditori ed amanti di tutto il mondo in queste ore stanno tremando per un attacco hacker che ha consentito di trafugare i dati di 37 milioni di utenti dal noto sito Ashley Madison.

Il famoso sito di incontri extraconiugali online Ashley Madison e due portali ad essi legati hanno subito un pesante attacco da parte del gruppo hacker “The Team Impact“, che dopo aver intimato di “Chiudete questo sito immediatamente e per sempre“, avrebbe trafugato dai server dell’azienda i dati personali riservati, completi di chat erotiche, carte di credito ed estremi, di circa 37 milioni di utenti, iniziando a divulgare il tutto online, facendo letteralmente tremare amanti e traditori di ogni parte del pianeta, Italia compresa.

Ashely Madison, il sito di traditori ed amanti

Ashley Madison non è il “solito sito di incontri” che consente a due persone di conoscersi e magari iniziare una frequentazione, ma è nato nel 2011 per consentire il nascere di incontri extraconiugali e riscuotendo immediatamente un successo a livello mondiale, contando qualcosa come oltre 124 milioni di visite al mese e raggiungendo il 18esimo posto nella classifica mondali dei siti per adulti.

Ashely Madison è ovviamente diventato molto popolare anche in Italia, dove venne lanciato con una campagna pubblicitaria che sfruttava le disavventure in “amore” di Silvio Berlusconi, scatenando diverse polemiche, ma che consentirono di registrare qualcosa come oltre 200mila iscritti nelle prime 24 dall’apertura del sito.

L’attacco del Team Impact

L’attacco portato dal gruppo hacker conosciuto come “The Team Impact” ha portato come conseguenza principale il ‘defacing’ (modifica della pagina principale del sito) della homepage del sito che per diverse ore ha mostrato l’inquietante scritta “Chiudete immediatamente e per sempre”. Dopo alcune analisi da parte di esperti di sicurezza informatica e giornalisti è però venuto alla luce il vero obiettivo dell’attacco: sono infatti stati rubati nomi, indirizzi, dati di carte di credito, conversazioni piccanti ed addirittura dati di account cancellati dei circa 37 milioni di iscritti al sito. Il gruppo avrebbe inoltre violato Avid Life Media, società canadese proprietaria dei portali Cougar Life e Established Men, legati proprio ad Ashley Madison.

Traditori ed amanti

Le motivazioni dell’attacco

Il gruppo hacker ha rivendicato l’attacco, accusando Ashley Madison di comportamento estremamente scorretto nei confronti degli utenti, ai quali viene richiesto un pagamento per la rimozione completa dei dati dai database interni. In realtà esperti di sicurezza e giornalisti dubitano molto sulle dichiarazioni rilasciate dal “The Team Impact”, anche perché divulgare informazioni e dati personali degli utenti per difenderne i diritti, sembra quanto meno contraddittorio.

Alcuni esperti del settore economico inoltre, hanno ipotizzano che l’attacco sia stato lanciato con motivi “meno nobili” da quelli comunicati da team, facendo notare che Ashley Madison starebbe per lanciare un’offerta pubblica da 200 milioni di dollari al London Stock Exchange e che questo attacco all’immagine dell’azienda, potrebbe comprometterne i piani dell’azienda, a breve e lungo termine.

Indipendentemente da quali siano state le motivazioni di questo attacco, la certezza è che ora molte persone che hanno scelto Ashley Madison come canale per tradire il proprio o la propria partner, ora staranno davvero tremando, sapendo che i propri dati personali e soprattutto le proprie conversazioni hot, potrebbero arrivare nelle mani di chi è stato tradito, in una sorta di “punizione divina”.

Altri articoli

Perché scegliere di imparare l’inglese online

Imparare l'inglese è ormai una necessità imprescindibile nel mondo...

Hackathon: cos’è e cosa offre a chi partecipa

Ogni giorno nuove parole fanno il loro ingresso nel...

Intercettazioni: quanto costano ogni anno allo Stato italiano

Ogni nazione presenta delle spese annuali ritenute indispensabili per...

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here