Oppo Find X esiste e si fa addirittura ambasciatore di un progetto per certi versi tra i più interessanti dell’intero panorama mobile: concentrare in un sol prodotto tutte le migliori tecnologie attualmente a disposizione. Un obiettivo coraggioso, quello della società cinese, che dopo aver ufficializzato l’ormai in dirittura presentazione del suo nuovo smartphone – in programma a Parigi, nel corso di un evento riservato alla stampa il 19 giugno – ha contestualmente confermato le proprie strategie a brevissima scadenza. In buona sostanza, il nuovo smartphone di Oppo farà sfoggio di tutte le più recenti tecnologie introdotte dall’azienda negli ultimi quattro anni. Un modo in più, tiene a precisare la stessa società, per far sì che il dispositivo in questione possa guerreggiare ad armi pari contro i competitori più blasonati del settore e, per converso, portare a naturale maturazione le tecnologie medesime, cosicché possano contraddistinguere e addirittura migliorare le future generazioni di smartphone Oppo a venire.
La conferma del gigante cinese ci permette, a conti fatti, di poter trarre in modo anche abbastanza specifico alcune peculiarità distintive di Oppo Find X. Che a questo punto ruoterà attorno a tre stelle polari: le tecnologie Oppo 5X, VOOC e 5G. Senza escludere, di riflesso, alcuni connotati fisiologici ereditati senza troppe remore dal mercato mobile, come precisato dalla recente indiscrezione riguardante le caratteristiche hardware dello smartphone: tra queste, basti soltanto segnalare l’ampio display a risoluzione 2K con cornici sottili e rapporto schermo-superficie degno dei migliori top di gamma attualmente in circolazione, ma anche la controversa tacca (o volgarmente “notch“) sul frontale e, soprattutto, il potente processore Snapdragon 845 di Qualcomm, opportunamente accoppiato da 8 gigabyte di memoria RAM di tipo LPDDR4X e ben 256 gigabyte di spazio di archiviazione nativo.
Oppo Find X sarà comunque l’ambasciatore delle migliori tecnologie messe a punto dall’azienda nel corso degli ultimi anni, ad incominciare dal Oppo 5X. Il nome potrebbe non offrire spunti interessanti, eppure rappresenta una delle peculiarità più interessanti mostrate dal produttore durante il corso del Mobile World Congress 2017 di Barcellona e finalmente pronta ad esser integrata su di uno smartphone. Si tratta, in buona sostanza, di uno zoom ottico 5X, che su Oppo Find X sarà incastonato dentro una configurazione fotografica composta da due sensori principali, di cui uno insignito per l’appunto del compito di assicurare un ingrandimento della scena senza perdita di qualità. Per accondiscendere a ciò, il modulo farà uso di una struttura spessa addirittura 5,7 millimetri, ossia il 10% più sottile di una normale ottica dotata di zoom 2X incastonata sugli attuali dispositivi mobile. Il modulo metterà in mostra un particolare periscopio, cosicché si possa deviare in entrata la luce di 90 gradi e incanalare quest’ultima verso un prisma nascosto dentro un teleobiettivo.
Oppo Find X vuol insomma riuscire dove l’attuale Huawei P20 Pro si è fermato: anche quest’ultimo utilizza, nella sua ambivalente articolazione fotografica composta da tre sensori, uno zoom fino a 5X, seppure ibrido, dal momento che “mischiato” da ingrandimento ottico fino a 3X e software fino a 5X. Nell’ultimo caso può infatti notarsi qualche artificio frutto dell’interpolazione digitale, che Oppo promette di “tenere a bada” tramite un teleobiettivo con zoom ottico interamente a 5X.
La seconda peculiarità dello smartphone concerne la tecnologia Oppo VOOC. Introdotta nella suggestiva cornice del Mobile World Congress 2016 di Barcellona, promette tempi di ricarica pressoché record, in ossequio ad un nuovo algoritmo di impulso a bassa tensione opportunamente affiancato ad una esclusiva batteria personalizzata sviluppata dalla stessa Oppo. Il mix è senz’altro promettente, dal momento che, come confermato sin dal primo giorno dallo stesso produttore cinese, basteranno appena 15 minuti per ricaricare completamente una batteria da 2.500mAh. Ci troviamo insomma di fronte ad una ulteriore evoluzione dell’apprezzata Dash Charge di OnePlus e Oppo Find X è pronto a questo punto a conquistare la palma di smartphone con la migliore ricarica rapida attualmente in circolazione. Chiaramente la batteria dell’ormai in dirittura smartphone di Oppo sarà più capiente e, a detta delle ultime voci, dovrebbe attestarsi sui 4.000mAh: facendo un rapido calcolo sulla base dei numeri riportati sopra, potrebbero volerci a questo punto soli 30 minuti per caricare al 100% il dispositivo.
Infine Oppo 5G, elemento di futuro che la società cinese vuole anticipare. Il nuovo smartphone sarà infatti contraddistinto da alcune applicazioni dedicate interamente alla connettività 5G e, su tutte, troveremo quella inerente le videochiamate in 3D. Si badi bene, il 5G dovrebbe inverarsi tra sei mesi o comunque nel 2019 ed è per questo che questi software potrebbero non esser subito disponibili su Oppo Find X: quel che è certo è che saranno implementati nel prosieguo. Segno evidentissimo di un altro fattore che il produttore cinese vuol mettere in mostra: il supporto reiterato nel tempo. Passato e presente si mescolano insomma in un groviglio inestricabile: l’acquisto del nuovo smartphone di Oppo aprirà infatti le porte al futuro tramite scelte (o, nel caso di specie, tecnologie) già ufficializzate nel recente passato.
FONTE: Fonearena