Twitter sfonda il tetto dei 140 caratteri: la rivoluzione social è ufficiale

Il brusio di indiscrezioni delle scorse settimane trova finalmente il suo pieno ed effettivo inverarsi: Twitter si rivoluziona e lo fa abbattendo l’ormai storico muro dei 140 caratteri, nel tentativo di rilanciare il giro economico di una piattaforma sociale che continua a non soddisfare appieno Wall Street. La rivoluzione è dunque in atto, seppur con taluni stratagemmi volti a coniugare presente e futuro in un groviglio inestricabile capace di tener ferma l’identità ormai acquisita del social network che cinguetta: il limite dei 140 caratteri continuerà infatti ad esser presente anche nel corso delle prossime settimane – allorquando si accenderà la macchina delle modifiche – ancorché sdoganato da contenuti multimediali quali foto, video e GIF. Per farla breve, il conteggio farà leva soltanto sul testo effettivo e non su fattori contingenti – ivi incluso il/i nome utente/i, a titolo d’esempio @names – in grado di contornare i nostri messaggi: ad esser tuttavia esclusi dal nuovo assetto saranno i collegamenti (link), che faranno ancora numero.

<<Una delle nostre più grandi priorità è quella di rendere Twitter più semplice e veloce>> afferma l’Amministratore Delegato e fondatore Jack Dorsey a margine dell’ufficializzazione della notizia in discorso. Il social network dei cinguettii più popolare al mondo ha compiuto lo scorso marzo (21 marzo 2016, ndr) dieci anni, e quale miglior occasione per mettere in moto una modifica volta al miglioramento? L’anniversario di Twitter non è invero stato dei più positivi, malgrado la popolarità raggranellata a ritmo calzante nel corso della sua prima decade di vita: la società ha infatti chiuso il primo trimestre 2016 con il segno meno (80 milioni di dollari, seppur dimezzati rispetto allo score raggranellato un anno addietro), con un importante tesoretto di utenza (oltre 310 milioni, nello specifico) che tuttavia stenta ad abbracciare quote ancor più sostanziose e tali da rispondere ad armi pari nei riguardi di Instagram, Facebook e WhatsApp, il trittico d’oro controllato da Mark Zuckerberg.

<<Ci saremo anche nel 2020 e nel 2030>> fu il laconico commento di Dorsey in occasione del decimo compleanno di Twitter, quasi in risposta alle previsioni pessimistiche degli analisti e da sentori negativi provenienti in <<quel>> di Wall Street. L’abbandono dello storico limite dei 140 caratteri su Twitter rappresenta in tal senso una nuova ed importante strategia nelle menti di chi ha nel cuore il social network che cinguetta, nella speranza che l’incetta di modifiche e novità (successive a quelle implementate qualche mese addietro, legate per l’appunto alla possibilità di inserire sondaggi, inserire velocemente GIF e condividere e guardare trasmissioni live da Periscope nei tweet) possa portar lustro a Twitter. <<Negli ultimi dieci anni, il tweet si è evoluto da un semplice messaggio di testo di 140 caratteri ad una ricca e creativa espressione con foto, video, hashtag, Vine, e altro ancora. Così, già si può fare molto in un Tweet, ma vogliamo che tu sia in grado di fare ancora di più. Nei prossimi mesi faremo modifiche per semplificare quello che conta nei 140 caratteri, quindi per esempio, @names nelle risposte e allegati (come foto, GIF, video e sondaggi) non “consumeranno” preziosi caratteri>> si legge nel blog ufficiale del social network.

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