In un post pubblicato sul blog ufficiale, Twitter ha da poco annunciato la fase di test per introdurre i tweet da 280 caratteri, raddoppiando così il limite dei caratteri precedenti.
“Vediamo che una piccola percentuale di Tweet inviati in giapponese ha 140 caratteri (solo lo 0,4%). Ma in inglese, una percentuale molto più alta di Tweet ha 140 caratteri (9%). La maggior parte dei tweet giapponesi sono 15 caratteri, mentre la maggior parte dei tweet inglesi sono 34. La nostra ricerca ci mostra che il limite dei caratteri è una delle principali cause di frustrazione per le persone che twittano in inglese”, si legge nel blog.
“Anche se siamo fiduciosi dei nostri dati e dell’impatto positivo che questo cambiamento potrà avere, vogliamo provarlo con un piccolo gruppo di persone prima di prendere la decisione di presentarlo a tutti. Ciò che più conta è che questo sistema funzioni per la nostra comunità: raccoglieremo dati e raccoglieremo feedback lungo il processo. Speriamo che sempre meno Tweet si scontrino con il limite dei caratteri. Twitter è si basa sulla sintesi. È ciò che lo rende un ottimo modo per vedere cosa sta accadendo in modo immediato. Non cambieremo mai. Capiamo che ci può essere un attaccamento emotivo ai classici 140 caratteri – lo proviamo anche noi. Ma abbiamo comunque provato a cambiare e ci siamo innamorati di questo nuovo, ancora breve, vincolo”, conclude lo staff di Twitter.
Il limite di 140 caratteri è stato originariamente stabilito per riflettere la lunghezza dei messaggi SMS, ovvero il modo in cui i tweet sono stati distribuiti prima dello sviluppo delle applicazioni mobili. I messaggi SMS sono limitati a 160 caratteri, ma il social riservava i restanti 20 per il nome utente. La piattaforma ha preso in considerazione l’ idea di estendere la lunghezza del tweet per anni.
Secondo The Verge – che cita alcune fonti vicine al social – alla fine del 2015, l’azienda si stava avvicinando all’introduzione di tweet fino a 10.000 caratteri: in questo modo, però, l’identità di Twitter si sarebbe stravolta diventando una sorta di clone di Facebook. Nel corso di questi ultimi anni, quindi, l’azienda ha deciso di adottare strategie diverse in grado di mantenere intatta l’essenza sintetica del social.
“Si tratta di un piccolo cambiamento, ma per noi è una grande mossa. I 140 caratteri erano una scelta arbitraria basata sul limite di 160 caratteri degli SMS. Sono orgoglioso di quanto il team sia stato attento a risolvere un problema reale quando si cerca di twittare mantenendo allo stesso tempo la nostra brevità, velocità ed essenza!”, ha reso noto il CEO Jack Dorsey, naturalmente tramite un tweet.