A poche settimane dall’allarme lanciato da Sean Parker l’ex presidente di Facebook, ecco un altro ex manager che si scaglia contro i social network: Chamath Palihapitiya, ex direttore esecutivo di Facebook, ha dichiarato alla CNBC che i social media stanno creando una società che confonde la “popolarità” con la “verità”.
Nel recente evento Stanford Graduate School of Business, Palihapitiya ha affermato che i social media stanno letteralmente erodendo la società di oggi.
Nel corso di un’intervista alla CNBC, l’ex manager ha spiegato cosa intendeva dire:
“Oggi viviamo in un mondo in cui è facile confondere la verità con la popolarità. inoltre, si può usare il denaro per amplificare tutto ciò che si crede e far credere alla gente che ciò che è popolare è ora veritiero. E che ciò che non è popolare può non essere veritiero. La realtà è che posso prendere i soldi e posso utilizzarli per i sistemi di social media per raggiungere centinaia di milioni di persone”.
Palihapitiya ha inoltre affermato che i social media sfruttano “le tendenze naturali degli esseri umani per ottenere e desiderare feedback (come ad esempio i “mi piace” ndr)“. Secondo il manager, la domanda che la gente deve porsi è: “Come possiamo vivere in un mondo che consente tutto questo?”.
“Il feedback, chimicamente parlando, è il rilascio di dopamina nel vostro cervello. I “cicli di feedback” inducono le persone a reagire. Penso che se si viene troppo desensibilizzati e se ne ha sempre più bisogno, allora si diventa realmente distaccati dal mondo in cui si vive”.
Nonostante sia un leader della tecnologia, Palihapitiya ha detto che tiene i suoi figli lontani dai social media e che anche per questo non riescono a utilizzare alcun dispositivo. L’ex manager, co-proprietario dei Golden State Warriors della NBA, ha detto che i suoi commenti e le sue azioni non erano attacchi diretti a Facebook: “Devo tutto a quei ragazzi”.
Ad ogni modo Facebook ha avuto problemi con i commenti di Palihapitiya, difatti il colosso di Menlo Park ha rilasciato il seguente comunicato per difendersi da ogni tipo di polemica o di accusa:
“Chamath non è su Facebook da oltre 6 anni. Quando Chamath era su Facebook ci siamo concentrati sulla costruzione di nuove esperienze sui social media e sulla crescita di Facebook in tutto il mondo. Facebook era un’ azienda molto diversa all’ epoca, e con la nostra crescita ci siamo resi conto di come sono cresciute anche le nostre responsabilità. Prendiamo molto sul serio il nostro ruolo e stiamo lavorando sodo per migliorare. Abbiamo fatto molto lavoro e ricerca con esperti esterni e accademici per comprendere gli effetti del nostro servizio sul benessere e lo stiamo utilizzando per informare lo sviluppo dei nostri prodotti. Stiamo inoltre investendo di più in persone, tecnologia e processi e – come ha detto Mark Zuckerberg nell’ ultima comunicazione sui guadagni – siamo disposti a ridurre la nostra redditività per garantire che vengano fatti gli investimenti giusti”.