Un nuovo standard per il web permetterà di usare Face ID e Touch ID per autenticarsi

Un rapporto della notte di martedì rilasciato del sito Engadget riferisce il possibile arrivo di un nuovo standard per i web browser che consentirebbe agli utenti di iPhone e iPad di autenticarsi utilizzando le tecnologie Face ID e Touch ID. L’API in questione, nota come WebAuthn, consentirebbe ai dispositivi di sicurezza attuali, come lettori di impronte digitali, fotocamere e chiavette USB, di essere impiegati per l’autenticazione nei siti web. Ad oggi, Firefox sarebbe già in possesso del supporto per WebAuthn, con Chrome ed Edge in attesa di implementare il servizio entro i prossimi mesi.

Non ci sono ancora riferimenti sul approdo di WebAuthn su Safari, ma con tutti gli iPhone e iPad rilasciati negli ultimi 4 anni che offrono sia Face ID che Touch ID, quest’ultimo supportato anche su MacBook Pro, l’API si adatterebbe perfettamente ai dispositivi Apple. Tecnicamente il nuovo standard per il web verrà solamente raccomandato agli utenti, ma tenendo in considerazione il sempre maggior utilizzo di iPhone e iPad per la navigazione web, è facile aspettarsi che sarà ben accolto sia dall’organizzazione W3C, deputato alla regolazione degli standard di rete, che dagli sviluppatori web.

Face ID e Touch ID saranno standard ufficiali per il web

Per quanto riguarda Apple, l’azienda è sempre stata lenta nell’implementazione dei nuovi standard, come già in passato è stato il relativo ritardo nel passaggio dalle reti 3G a LTE su iPhone. Gli utenti di iPhone e iPad sono stati anche i primi ad essere dotati delle nuove tecnologie di autenticazione biometriche. Il Touch ID, ad esempio, è stato prima introdotto su iPhone e poi riadattato agli smartphone Android. La stessa cosa sembrerebbe ripetersi anche con Face ID come nuovo sistema di riconoscimento dell’utente, che a causa della sua complessità richiederà più tempo per adattarsi.

Infine, il nuovo standard richiederà il supporto di Apple per poter essere utilizzato dagli sviluppatori per sfruttare le funzionalità nei propri browser.

Fonte: 9to5mac

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