Un dispositivo smart ha allertato le autorità per una presunta aggressione avvenuta in una residenza nel New Mexico. Secondo quanto riportato dalla ABC News, l’episodio si è verificato all’inizio della scorsa settimana.
In un primo momento si è pensato lo speaker smart era stato scambiato per il famoso Google Home, ma successivamente l’informazione è stata smentita.
Tali device sono spesso al centro di polemiche per via della modalità di funzionamento “always-on” che li rende sempre “in ascolto”: tale peculiarità può far sorgere rischi per la privacy dei dati personali, ma in questo caso particolare è stato a dir poco provvidenziale: sembra infatti che il presunto speaker/dispositivo smart (non meglio identificato) abbia erroneamente riconosciuto delle parole di emergenza allertando le autorità.
Naturalmente il dispositivo smart non ha realmente riconosciuto il pericolo: entrando nel dettaglio il devide ha travisato le parole di Eduardo Barros il quale, mentre minacciava con una pistola la fidanzata, ha pronunciato la frase “hai chiamato gli sceriffi?”, interpretata dal device come esplicita richiesta per contattare il 911. Grazie a questo fortunato equivoco la polizia di New Mexico ha ascoltato l’alterco ed ha deciso di intervenire. La donna è rimasta ferita nella lite, ma è riuscita a scampare a conseguenze peggiori: Barros è stato arrestato con le accuse di lesioni e minacce aggravate per l’uso dell’arma da fuoco.
Le autorità hanno detto il dispositivo intelligente ha potenzialmente svolto un ruolo salvavita nell’incidente: “L’utilizzo inaspettato di questa nuova tecnologia per contattare i servizi di emergenza ha probabilmente contribuito a salvare una vita. Questa straordinaria tecnologia sicuramente ha contribuito a salvare una madre e il suo bambino da una situazione molto violenta”, ha commentato lo sceriffo della contea di Bernalillo Manuel Gonzales in una dichiarazione alla ABC News.