L’Icann– Internet Corporation for Assigned Names and Numbers – l’ente no profit preposto alla gestione dei domini internet, nato negli Stati Uniti, è diventato ufficialmente indipendente, è stato slegato quindi dal Dipartimento del Commercio americano.
Icann, la gestione passa ad una Commissione di 16 membri.
A dire il vero l’indirizzario internet, essendo sin dalla nascita un ente no profit, sarebbe dovuto essere indipendente sin dall’inizio ma così non è stato. La motivazione alla base di tale scelta è la seguente: internet è stato creato negli USA quindi, per correttezza, la gestione tecnica doveva rimanere all’interno dello Stato a stelle e strisce, affidando il compito ad uno scienziato della University of Southern California, ovvero Jon Postel.
Questo accadeva nel lontano 1998 ma già dal 2005 si vociferava riguardo un possibile scioglimento. Il passo decisivo è stato fatto nello scorso mese di marzo quando, durante il Convegno di Marrakesh, è stata finalizzata la proposta di transizione che diventerà attiva il primo ottobre.
Cosa accadrà ora?
In realtà, nulla dovrebbe cambiare. I domini continueranno ad essere quelli già conosciuti e diffusi – .it, .com, .org, .net e via dicendo – ma qualora qualcuno volesse inventare un nuovo dominio (ad esempio .lavoro o .istituzione) l’ultima parola in merito non l’avrà più il governo americano bensì la Commissione formata dai 16 membri formata da esperti in materia quali amministratori, associazioni, aziende e docenti universitari.
Una decisione questa che ha lasciato l’amaro in bocca a molti. Difatti, alcuni politici americani – tra cui Donald Trum e Ted Cruz – hanno fatto un’ingiunzione nei confronti di Obama, dichiarando la possibile presa di potere da parte della Cina. Cosa che, semmai dovesse accadere, a detta loro metterà a rischio la libertà di internet.