USB OTG (ON THE GO) facciamo chiarezza su cosa è e su come funziona

La tecnologia sta facendo sempre più passi da gigante e se si pensa anche solo all’evoluzione del mondo della telefonia, forse a molti vengono i brividi. Ricordate i primi smartphone che avevano una memoria interna di poco più di 20MB? In ogni caso, oggi tutto ciò è andato perduto grazie al’introduzione di memorie sempre più capienti, oltre che di MicroSD per l’espansione della memoria interna. Non tutti sapranno, inoltre, che ad alcuni degli smartphone di oggi è possibile collegare un dispositivo USB esterno tramite un’apposita funzione detta USB OTG (on the go).

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Ovviamente tutto ciò non serve ad espandere la memoria interna del nostro dispositivo, anche perché, chi andrebbe girando con lo smartphone a cui è appesa e dondolante una chiavetta USB o addirittura un hard disk? La funzione di USB OTG, in ogni caso, non è utile solo per collegare periferiche di archiviazione dati, come abbiamo detto fino ad ora, bensì permette anche il collegamento di tastiere, joypad, fotocamera da cui potremo trasferire foto sullo smartphone senza utilizzare il pc e via discorrendo.

Gli utilizzi, insomma, di questo OTG sono davvero molti, ma purtroppo i dispositivi che supportano questa funzione “ufficialmente” non sono moltissimi, anche se grazie alle comunità di sviluppatori, quasi tutti gli smartphone di ultima generazione possono usufruire dell’OTG.

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Tuttavia, prima di comprare o realizzare qualsiasi cavo OTG, è bene controllare che il nostro smartphone sia compatibile con questa funzione: per farlo occorrono due semplici cose, Root e un’ applicazione scaricabile dal Play Store, USB Host Check. Se l’app appena citata vi restituirà delle spunte verdi, il vostro dispositivo è compatibile; in caso, invece, riporti delle X rosse, purtroppo non è supportato (o almeno, non lo è ufficialmente).

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Dopo aver verificato la compatibilità del nostro dispositivo con la funzione di USB OTG, non dobbiamo fare altro che munirci di un semplice cavetto e collegare subito le nostre periferiche.

Sostanzialmente ad un cavo USB OTG è possibile collegare qualsiasi periferica usb, ma ovviamente il funzionamento è garantito solo per meno della metà dei dispositivi che colleghiamo. A funzionare con successo, nei nostri test sono state le tastiere usb, alcuni tipi di mouse (altri più “moderni”, invece, non sono stati riconosciuti), lettori di schede e via discorrendo. Ovviamente l’utilizzo più diffuso dell’OTG è quello di chiavette e hard disk esterni, facilmente gestibili da un qualsiasi file manager installato sul nostro dispositivo.

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