Il diritto all’oblio su Internet è, si sa, quasi una chimera, ma Google offre il servizio di “Gestione account inattivo” che parzialmente garantisce che i nostri dati (quelli per lo meno conservati nei server del colosso di Mountain View) possono essere da noi gestiti se per un determinato periodo di tempo non li utilizziamo. Il mancato uso può essere dovuto ai più svariati motivi che vanno da una libera scelta ad una condizione di impossibilità oggettiva, fino all’estrema ratio. Che fine faranno documenti, foto, video ed email conservati da Google in caso di assenza prolungata? Con la “Gestione di account inattivo” si può decidere dopo quanto tempo l’account deve essere considerato inattivo, cosa accade ai nostri dati e se qualcuno deve essere informato. Per attivare il servizio occorre raggiungere questa pagina e fare il login.
Qui aggiungiamo il nostro numero di telefono (che bisognerà confermare con un PIN ricevuto via SMS) e due indirizzi email per poter essere avvisati prima che qualunque cambiamento sia apportato al nostro account
Quindi indicheremo il periodo di assenza necessario per far si che l’account Google giunga a scadenza.
Aggiungiamo una o più persone fidate a cui Google comunicherà il periodo di assenza.
Infine decidiamo se al termine del periodo di assenza tutte le mail inviate e ricevute su Gmail, i post pubblicati su Google+ e i video caricati su YouTube debbano essere cancellati.