Vivo X21 guadagna finalmente tutti i crismi dell’ufficialità. Una notizia che, alla fine della fiera, potrebbe interessare parecchio i più attenti e appassionati al mondo della tecnologia, non fosse altro per le sicure implicazioni indirette che il nuovo smartphone Android cinese andrà presto a riservare, a cascata, su alcuni prodotti già caldissimi e chiacchierati in rete. Il rimando va inequivocabilmente inteso verso il prossimo OnePlus 6, la cui uscita commerciale potrebbe esser anticipata rispetto all’ormai classica finestra di inizio giugno, in ossequio alle molteplici indiscrezioni emerse finora alle quali fa, a questo punto, il paio la presentazione dell’ultimo terminale griffato Vivo.
Sì, perché l’universo di BBK Electronics – la multinazionale cinese che controlla i marchi Vivo, Oppo e OnePlus – ha spesso mostrato influenze indirette tra i vari prodotti commercializzati dai rispettivi produttori, ed è per questo che l’ufficialità di Vivo X21 potrebbe, a conti fatti, far da vera e propria musa ispiratrice per il prossimo smartphone OnePlus. Il terminale – che a differenza di Apex non è un concept-phone – sarà in vendita il prossimo 28 marzo all’equivalente prezzo di listino di 570 dollari. Altra indicazione, se vogliamo, di quel che potrebbero essere le cifre che contraddistingueranno OnePlus 6.
Il nuovo smartphone sarà declinato in due differenti versioni, una delle quali contrassegnate dall’accezione UD, ossia l’acronimo di “under display”. Un indizio decisivo che, in fin dei conti, potrebbe confluire proprio su OnePlus, anche al fine di battere la concorrenza più blasonata e rinomata: se Vivo X21 standard avrà infatti il lettore di impronte digitali sul classico posteriore, la versione UD sarà invece impreziosita dal fingerprint incastonato sotto lo schermo. L’aspetto estetico non è proprio originalissimo, e in tal senso troviamo alcune conferme e affinità con le prime immagini di OnePlus 6: il frontale mette infatti in mostra il controverso “notch” in stile iPhone X (supportato nativamente dal prossimo Android P) e, più in generale, un linguaggio estetico afferente all’ultimo smartphone di Apple. Il posteriore, di contro, non offre particolari motivi di vanto, in ossequio ad una doppia curvatura per migliorare la presa unita ad una fotocamera doppia orientata verticalmente. Per quanto concerne i materiali, spicca l’impiego di metallo e vetro. Guarda caso il mix indiziato a fare il suo approdo anche su OnePlus 6.
Insomma, l’ufficialità del nuovo smartphone Android cinese potrebbe in fin dei conti dire molto più delle indiscrezioni emerse finora e non sarebbe assurdo ipotizzare una affinità totale – almeno in termini di estetica – tra il successore di OnePlus 5T e il fresco di presentazione Vivo X21. Diametralmente opposto è invece il discorso relativo alle componentistiche hardware, dal momento che si parla di prodotti appartenenti a due settori di mercato differenziati. Il nuovo smartphone Vivo sarà infatti animato dall’apprezzato processore octa-core da 2.2GHz Snapdragon 660, in coppia con la scheda grafica Adreno 512, 6 gigabyte di memoria RAM e 128GB di spazio di archiviazione nativo – espandibili tramite slot per accogliere schede micro-SD – al contrario di OnePlus 6 che sfoggerà invece lo Snapdragon 845 inaugurato su Samsung Galaxy S9 americano e Xperia XZ2 di Sony.
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Tra le peculiarità del nuovo Vivo X21 figurerà ad ogni modo anche il display Full HD Super-AMOLED da 6.28 pollici a risoluzione Full HD+, la batteria da 3.00mAh, la doppia fotocamera posteriore da 12 megapixel con apertura focale f/1.8 e, soprattutto, il chip audio AK4376A e le funzionalità di Intelligenza Artificiale. E proprio su quest’ultimo aspetto chiudiamo con una provocazione, in attesa di indiscrezioni più approfondite: e se OnePlus 6 sarà uno smartphone intelligente? Xiaomi e Huawei stanno perseguendo fino in fondo questa strada e chissà che non diventi il motore portante delle nuove strategie di BBK Electronics.
FONTE: PhoneArena