Da giovedì infatti è sbarcato anche nel Bel Paese il nuovo servizio di streaming online e on demand Netflix.
I due principali competitor nostrani non si mostrano però preoccupati dall’avvento del nuovo arrivato. Se Mediaset, da un lato, riconosce dignità all’avversario dichiarandosi consapevole del cambiamento in atto in fatto di telecomunicazioni, Sky, dall’altro, non sembra considerare la nuova piattaforma la grande rivoluzione descritta da chi ne parla. L’amministratore delegato Andrea Zappia, infatti, afferma di nutrire uno «straordinario rispetto per il loro lavoro». Prosegue poi:
«Sono non bravi, bravissimi. Però è un po’ vecchiottino in Italia. Noi oggi abbiamo 2 milioni e 800 mila famiglie che utilizzano contenuti via Internet, che è quello che fa anche Netflix. Con la differenza che noi abbiamo contenuti molto più freschi, ricchi. Quindi, ben venga Netflix. È presente in tutti i paesi in cui Sky compete e farà bene anche qui. Ma di certo non è una rivoluzione, né ci preoccupa. Semmai, il fatto che entri a prezzi così bassi, è l’ulteriore conferma che i paletti messi da molti sui mercati free e pay sono più che superati».
Inutile sottolineare che l’ormai popolare servizio di noleggio di contenuti via Internet, nato negli Stati Uniti nel lontano ’97, nella sua scalata mondiale intende far leva soprattutto sulle serie TV, che da qualche anno produce autonomamente: ricordiamo che è stata proprio l’azienda di Los Gatos a realizzare la celebre saga di Beau Willimon “House of Cards”, incentrata sulle vicende di un candidato democratico della Carolina del Sud che avvia astutamente un giro di intrighi per raggiungere i vertici del potere americano. L’azienda californiana, nella persona del cofondatore e Ceo Reed Hastings, rivela che il proprio target in Italia è quello di «raggiungere una famiglia su tre», esattamente come è riuscita a fare nei paesi europei in cui è già giunta e nei quali – come in patria – ha ottenuto il risultato impiegando la media di sette anni.
Netflix può al momento contare, tra tutti i paesi in cui è presente, circa 70 milioni di abbonati.
La maggior parte delle serie o film sono cose già viste
Perchè disdetta? 8 euro al mese sono alla portata di tutti…. Oppure no?
Le rivoluzioni sono altre questo è solo un altro servizio tra i tanti
Insomma credo che in molti proveranno il servizio gratis per un mese e poi subito disdetta