La Verbraucherzentrale Bundesverband (VZBV), un associazione per la difesa dei diritti dei consumatori tedeschi, ha formalmente denunciato WhatsApp per aver condiviso informazioni riservate e dati personali degli utenti con la piattaforma sociale di Facebook.
La “chat verde” ha comunque cercato di chiarire la propria posizione attraverso una nota ufficiale in cui si legge che “gli aggiornamenti dei termini del servizio e delle politiche di privacy sono assolutamente legali”. WhatsApp inoltre ha precisato che “la società segue attentamente le linee guida dell’Unione Europea. Naturalmente siamo sempre aperti a collaborare per risolvere le controversie”.
Da parte sua WhatsApp, collegando il numero di telefono degli utenti all’account Facebook di questi ultimi, ha potuto migliorare il servizio. Associando l’account Facebook al proprio account WhatsApp, ad esempio, è possibile:
• Ricevere suggerimenti più precisi e più adatti per quanto riguarda le persone che si conoscono realmente;
• Avere una maggior pertinenza inerente le inserzioni pubblicitarie;
• Contrastare con maggior efficacia fenomeni di spamming e di molestie.
Evidentemente questi benefìci derivanti dal collegare gli account degli utenti WhatsApp ai rispettivi account Facebook non bastano alla Verbraucherzentrale Bundesverband (VZBV) per “condonare” la presunta violazione della privacy degli utenti che avrebbe perpetrato la società Facebook Inc. Vedremo quali conseguenze avrà l’azione legale intrapresa dalla VZBV sulla nota piattaforma di messaggistica istantanea.