Si può parlare pure di guerra tra Telegram e WhatsApp, ma queste sono le guerre che non fanno vittime accertate, quindi indolori, anche se la concorrenza tra le due piattaforme di messaggistica va avanti da un bel po’, con gli utenti come spettatori inconsapevoli.
Un po’ di informazioni e numeri? Un esperto di social media, Vincenzo Cosenza, ha stilato una sorta di classifica delle più amate dagli italiani.
WhatsApp Messenger fu creata nel 2009 da Jan Koum e da Brian Acton, due ex impiegati della società informatica Yahoo!. Il suo nome scaturisce dall’unione dell’espressione inglese What’s up, che significa ‘Come va?’, e App, ovvero applicazione. La nota applicazione di messaggistica istantanea dal 19 febbraio 2014 fa parte del gruppo Facebook e ad oggi può vantare, solo in Italia, 22 milioni di iscritti, con un incremento del 19% nell’ultimo anno; nel mondo ha 1,2 miliardi di utenti attivi al mese e tra i più diversificati, infatti tra loro troviamo sia i più giovani che i più anziani, con un utilizzo medio di 11 ore e 30 minuti a testa, ogni mese.
Facebook Messenger è l’applicazione di messaggistica del social network di Mark Zuckerberg; viene usata da 15 milioni di italiani ed è in aumento del 25% rispetto al 2016.
Skype, invece, è un software proprietario freeware di messaggistica istantanea e VoIP che riunisce funzioni, presenti nei client più comuni, quali chat, salvataggio delle conversazioni, trasferimento di file ad un sistema di telefonate basato su un network Peer-to-peer. Con i suoi 8 milioni di utilizzatori italiani e 300 milioni nel mondo (cioè il 16% in meno rispetto all’ultimo anno), si pone al terzo posto in questa classifica.
Telegram è stato fondato nel 2013 dai fratelli Nikolai e Pavel Durov, il secondo dei quali già aveva dato vita, nel 2006, al social network russo VK. L’app di messaggistica viene utilizzata da circa 3,5 milioni di italiani ed è in crescita del 150% rispetto allo scorso anno; nel mondo ha totalizzando oltre 100 milioni di fruitori.