Dopo lo scandalo di Facebook l’utenza ha iniziato (giustamente) a chiedersi se WhatsApp, controllato ormai dal famoso social network, fosse altrettanto “sicuro”. Ormai lo scandalo c’è stato per cui in qualche modo il colosso dovrà riuscire a riconquistare la fiducia degli utenti.
Un primo passo in tal senso è stato fatto, infatti sono state aumentate le misure di sicurezza e bloccate tutte le applicazioni e plugin di terze parti considerati “a rischio”. Allo stesso tempo sono state poi aggiornate le FAQ del famoso applicativo di messaggistica. All’interno della nuova sezione dedicata alla sicurezza viene confermato che tutti i dati e le comunicazioni private degli utenti sono assolutamente al sicuro. Niente brutte sorprese.
WhatsApp conferma: i vostri dati sono al sicuro
All’interno della sezione general, sicurezza e privacy, è stato pubblicato un nuovo post che conferma:
“Per noi, la tua privacy è importante. Tutte le chiamate e i messaggi WhatsApp sono protetti dalla crittografia end-to-end. Questo assicura che soltanto tu e la persona con cui stai comunicando possiate leggere i tuoi messaggi o ascoltare le tue chiamate, e nessun altro, nemmeno WhatsApp.
WhatsApp consegnerà sempre i messaggi che invii a un’attività o un’azienda crittografati end-to-end. Tuttavia, tieni presente che, quando contatti un’attività o un’azienda, i tuoi messaggi potrebbero essere visualizzati da più persone che vi lavorano. Inoltre, alcune aziende che utilizzano la nostra soluzione enterprise potrebbero avvalersi di altre società per gestire le loro comunicazioni, ad esempio, per conservare, leggere e rispondere ai tuoi messaggi.
L’attività o l’azienda con cui comunichi ha la responsabilità di assicurarsi che i tuoi messaggi siano gestiti nel rispetto della nostra Informativa sulla privacy. Per maggiori informazioni, contatta direttamente l’attività o l’azienda.”
Ormai dopo l’accaduto l’immagine del colosso è compromessa. Magari potrebbe beneficiarne Telegram che, ultimamente, ha visto crescere a dismisura il proprio bacino d’utenza.