Nella giornata di ieri avevamo riportato la notizia del blocco completo del servizio di messaggistica istantanea WhatsApp in tutto il Brasile ordinato da un tribunale verdeoro a seguito della mancata comunicazione da parte dell’azienda alle autorità locali, di alcuni messaggi scambiati da diversi utenti del servizio accusati di appartenere ad un potente cartello del narcotraffico e che avrebbero utilizzato proprio WhatsApp per coordinare varie operazioni illecite.
I dirigenti di WhatsApp, che ricordiamo è stata acquisita nel 2014 da Facebook per circa 22 miliardi di dollari e quindi di fatto appartiene a Mark Zuckerberg, avevano deciso di non fornire questi dati personali alle autorità nonostante avessero ricevuto diversi solleciti, motivando la decisione con la volontà di non voler violare la privacy dei propri utenti e per non creare un pericoloso precedente di fronte ad altre possibili richieste di accesso ai dati personali dei propri utenti.
A seguito di questo rifiuto, un tribunale dello stato di San Paolo ha deciso di bloccare completamente WhatsApp in tutto il Brasile per 48 ore, lasciando senza il servizio di messaggistica istantanea qualcosa come oltre 93 milioni di brasiliani che quotidianamente utilizzano questo servizio di messaggistica in sostituzione dei costosi servizi SMS e telefonici tradizionali del Brasile.
WhatsApp si blocca ed in brasiliani scoprono le Telegram
Come spesso accade, una brutta notizia per qualcuno può diventare un ottima notizia per altri e così se da una parte il blocco in tutto il Brasile ha sicuramente portato ad un danno sia economico sia di immagine al servizio di messaggistica di Zuckerberg, dall’altra parte Telegram ringrazia e vede le sue quote di utilizzo nel paese crescere notevolmente. Come comunicato in un tweet infatti, Telegram ringrazia i brasiliani che hanno scaricato la propria applicazione su 1 milione di dispositivi nella sola giornata di ieri, imparando a conoscere un servizio fino ad allora quasi sconosciuto nel paese. Prima del blocco di WhatsApp infatti, Telegram deteneva una quota di installazione nel Paese del 2.35% su dispositivi Android contro addirittura il 92.5% di WhatsApp.
WhatsApp torna operativo in Brasile grazie ad un giudice
Fortunatamente a sole 12 ore dal blocco imposto dal tribunale, WhatsApp è tornato completamente operativo in tutto il Brasile grazie alla decisione del giudice Xavier de Souza del tribunale di San Paolo che ha ritenuto inaccettabile il provvedimento adoperato dai colleghi, definendolo contrario ai principi stessi della Costituzione Brasiliana.
Secondo de Souza infatti, “in ragione dei principi costituzionali non appare ragionevole che milioni di utenti siano pregiudicati per colpa dell’inerzia di un’impresa” aggiungendo che, sarebbe stato più opportuno punire l’azienda attraverso una multa e non sospendere il servizio con conseguente danno per milioni di utenti.
WhatsApp bloccato in Argentina e Cile
Se nella nazione verdeoro la situazione di WhatsApp è però tornata alla normalità, dall’Argentina e dal Cile arrivano diverse segnalazioni di un blocco continuativo del servizio iniziate in concomitanza con il blocco ordinato in Brasile. Ovviamente continueremo a seguire l’evolversi della vicenda tenendovi costantemente aggiornati.