Windows 10 1909 November Update, ovvero il grande aggiornamento di sistema per Windows 10 che ci accompagnerà in questi ultimi mesi dell’anno, è finalmente disponibile.
Come già annunciato in precedenza, rispetto al grande aggiornamento distribuito a Maggio, questo nuovo update autunnale si differenzia per essere soprattutto una sorta di “minor update” o meglio ancora un “Service Pack” simile ai vecchi aggiornamenti cumulativi che Microsoft ha distribuito fino all’era Windows 7.
Per questo motivo si tratta di una sorta di aggiornamento aggiuntivo per quello principale del mese di Maggio, e lo si definisce con il nome in codice di 19H2 o 1909.
L’aggiornamento è quindi meno corposo a livello di peso complessivo dei dati, di conseguenza il download è anche meno massiccio. Le novità di rilievo rientrano tutte nell’ottica di migliorare il sistema operativo; andiamo quindi a spulciare tutte:
- Il Centro notifiche: adesso è possibile disattivare le notifiche per una specifica applicazione direttamente dalle impostazioni del Centro notifiche, o dal popup stesso nel caso si riceva una notifica. c’è una voce globale dedicata alla disattivazione dell’audio delle notifiche. L’interfaccia del Centro Notifiche è stata riveduta e corretta e adesso l’elenco dei mittenti delle notifiche viene ordinato in base all’ultima notifica mostrata, e non più in base al nome.
- Calendario: Microsoft aggiornato il riquadro a comparsa di questa funzione e adesso sarà necessario cliccare sull’applicazione per consentire di creare rapidamente eventi. Per creare gli eventi adesso basterà cliccare sull’icona della data e dell’ora situata nella barra delle applicazioni per accedere a un riquadro a comparsa del calendario. Dopo aver aperto il riquadro a comparsa, bisogna fare click su una data e selezionare l’ora desiderata immettendo un testo personalizzato.
- Esplora File (File Explorer): la funzione di navigazione nelle cartelle del PC è stata rinnovata, e adesso tramite l’apposita barra di ricerca presente su Windows (Windows Search), questa adesso effettuerà una scan al completo sui contenuti locali e quelli presenti cloud di OneDrive. Così facendo nelle ricerche degli utenti appariranno i risultati provenienti dal cloud, ma anche dei file fisicamente presenti sul sistema.
- Assistenti digitali: con il nuovo aggiornamento adesso gli assistenti vocali di terze parti collegati al sistema operativo tramite un dispositivo esterno, continueranno a funzionare anche in presenza di schermate di blocco.
- Calcolatrice: introdotto il supporto completo alla trigonometria e alle funzioni (f) che comprendono una maggiore attenzione alle statistiche e problemi numerici avanzati.
Supporto esteso alle CPU e miglioramenti delle batterie
Windows 10 November 2019 Update introduce alcune importanti migliorie dal punto di vista delle autonomie sui portatili e nei 2 in 1. In alcuni casi le ottimizzazioni garantiranno ad alcuni dispositivi di godere anche di miglioramenti dal punto di vista delle prestazioni, possibile grazie ai Core della CPU.
L’aggiornamento introduce anche il supporto ai processori Intel Core di decima generazione, a cui si aggiungono anche le CPU Pentium e Celeron. Confermato inoltre il supporto alle Atom J4xxx/J5xxx e N4xxx/N5xxx.
Sul fronte AMD si riconferma il supporto ai processori di settima generazione, ma anche il supporto ufficializzato alle più recenti CPU della serie Ryzen 3xxx. Queste in realtà erano già supportate, ma l’aggiornamento si limita a rendere la cosa più “formale”.
Oltre a questo l’aggiornamento introduce anche il supporto alle CPU di casa Qualcomm, ovvero Snapdragon 850 e Snapdragon 8cx.
Sempre parlando di ambito hardware, alcune novità andranno a favorire anche le aziende, dato che il sistema operativo introduce finalmente il supporto a Windows Defender Credential Guard su tutti i prodotti certificati ARM64. Tra i PC che ne beneficeranno troviamo anche il Surface Pro X.
Cosa è stato rimosso dopo l’aggiornamento?
Come spesso accade però, questi aggiornamenti non solo aggiungono migliorie e fix vari, ma possono anche comportare la rimozione di alcune features più o meno rilevanti che l’azienda ha testato nell’ultimo periodo.
L’update di Novembre non fa eccezione. Nel dettaglio Microsoft ha deciso di cessare lo sviluppo di My People (Contatti), una feature che purtroppo ha fatto molta fatica a fare breccia nel cuore dei consumatori, diventando in poco tempo obsoleta.
Altra rimozione riguarda la scheda Language Community dal Feedback Hub, mentre l’Hyper-V vSwitch non sarà più collegabile a un team Load Balancing/Failover (LBFO) ma potrà essere collegato esclusivamente tramite SET (Switch Embedded Teaming).
Infine terminerà anche il supporto al PSR (Package State Roaming), ovvero lo strumento a cui solitamente fanno ricorso gli sviluppatori terze parti per accedere ai dati di roaming sui dispositivi, permettendo così agli sviluppatori impegnati su applicazioni UWP di scrivere dati su Windows e sincronizzarli con altre istanze di Windows per quel determinato utente.
Microsoft ha confermato che in sostituzione di ciò, gli sviluppatori potranno fare affidamento al servizio Azure App Service.
Dopo questo aggiornamento di medie dimensioni, Microsoft si sta già rimboccando le maniche sul prossimo grande update previsto per la prima metà del 2020, dal nome in codice 20H1. Con tutta probabilità si tratterà del prossimo grande aggiornamento primaverile, forse in arrivo proprio a Maggio del prossimo anno.