Microsoft violerebbe la privacy degli utenti che utilizzano Windows 10.
A fornire la notizia è Reuters che sottolinea come le autorità brasiliane sostengano la tesi secondo cui il colosso di Redmond, attraverso l’utilizzo del suo sistema operativo, raccoglierebbe i dati degli utenti senza il loro previo consenso attraverso la geolocalizzazione, l’analisi della navigazione e delle email inviate per fornire in un secondo momento poi contenuti pubblicitari mirati in base al profilo utente creato.
Occorre specificare che il consenso a dare questo tipo di informazioni a Microsoft è attivato di default e questa sarebbe la materia del contendere in quanto i procuratori federali del Brasile avrebbero sollevato perplessità sulla corretta informazione che viene data in merito alla possibile disattivazione di questi consensi preventivi: in pratica pochi sarebbero a conoscenza di queste informazioni.
Microsoft ha risposto affermando che i dati raccolti sarebbero esclusivamente a fini di sicurezza per verificare i rapporti di possibili crash del sistema che in questo modo verrebbero monitorati.
In ogni caso le autorità federali del Brasile avrebbero ipotizzato una possibile causa ai danni di Microsoft nel caso in cui Redmond non proceda ad una revisione delle impostazioni relative alla privacy dell’utente all’interno di Windows 10, impostazioni peraltro che hanno già visto una modifica con l’ultimo Fall Creators Update che ha introdotto una nuova schermata riassuntiva relativa ai permessi ed alla privacy durante la prima installazione dell’aggiornamento.
FONTE: Reuters