Il supporto per Windows 7 è terminato ufficialmente anni fa. Tuttavia, Microsoft ha offerto l’ aggiornamento della sicurezza estesa come soluzione a pagamento per mantenere le misure di sicurezza critiche per un massimo di tre anni dopo il 14 gennaio 2020.
È improbabile che molti utenti al di fuori delle aziende siano rimasti con il vecchio sistema operativo, ma non impossibile. Al momento utilizzare un PC con Windows 7 rende l’esperienza pressoché limitata, dato che browser come Chrome e Edge ormai si preparano a chiudere il supporto anche a Windows 8.1. Ad oggi utilizzare Windows 7 significa mettere la propria sicurezza a grane rischio, con l’esperienza utente chiaramente limitata dalla mancanza di molte app recenti.
E proprio restando in tema Windows 8.1, nei giorni scorsi Microsoft ha staccato la spina del supporto, invitando gli utenti ad aggiornare il sistema operativo a Windows 10, fattibile gratuitamente usando la stessa key d’attivazione.
L’ideale per gli utenti sarebbe quindi quello di passare direttamente a Windows 11, saltando tra i vari sistemi operativi con gli aggiornamenti, tuttavia molti PC che hanno di default Windows 7 potrebbero non supportare l’aggiornamento all’ultimo OS di Microsoft.
Una scelta più pratica potrebbe propendere per Windows 10 sui dispositivi meno recenti, dato che Microsoft promette un supporto al sistema operativo fino al 14 ottobre 2025.
Inoltre, per chi è molto abituato all’esperienza di Windows 7, ritroverà in Windows 10 un look molto familiare.
A seconda delle opzioni e delle capacità delle macchine meno recenti, una versione di Windows potrebbe essere più adatta. Indipendentemente dalla scelta, l’aggiornamento da Windows 7 ad una versione migliore dovrebbe rappresentare la priorità delle aziende e dai singoli che sfruttano il massimo dalle app e la connettività.