Per mostrare agli utenti quanto incidono sulle prestazioni gli aggiornamenti di protezione per Meltdown e Spectre, il vicepresidente esecutivo Terry Myerson della divisione Windows sta analizzando i benchmark nel maggior numero di casi possibile.
Intanto alcune informazioni sono già emerse e possiamo iniziare già a stabilire alcuni punti che ci rivelano quanto il nostro PC rallenterà dopo aver aggiornato e protetto Windows da Meltdown e Spectre.
Con processori core Skylake di sesta generazione (o altri recenti) e Windows 10 il calo di prestazioni sarà particolarmente basso ed inferiore al 10%, gli utenti quindi non si accorgeranno di alcun rallentamento in quanto si parla di pochi millisecondi.
Sempre con Windows 10, ma con processori meno recenti a partire di Core Haswell di quinta generazione, i rallentamenti sembrano essere più significativi ed alcuni utenti potrebbero notare la differenza.
Mantenendoci sui processori Haswell o inferiori il discorso peggiora con le versioni Windows 8, Windows 8.1 e Windows 7. Sembra infatti che in questo caso possa essere notato un netto peggioramento delle prestazioni perchè su questi sistemi il kernet utilizza diverse tecniche di progettazione, decisamente più datate rispetto agli OS più moderni.
La differenza sarà decisamente più visibile sui sistemi Windows Server, a prescindere dal processore di cui è dotata la macchina, Microsoft suggerisce infatti di valutare – a seconda dei casi – l’installazione della patch di sicurezza contro Meltdown e Spectre.
Potete trovare la completa analisi di Terry Myerson direttamente QUI, intanto Microsoft continua a chiamare l’attenzione delle grosse aziende del settore per troviare la migliore soluzione disponibile per i consumatori.
Vi ricordiamo, infine, che è disponibile la nostra guida dedicata per scoprire se il vostro computer è vulnerabile agli exploit di sicurezza che in queste settimane hanno messo il web in ginocchio.