“Dalle Isole Samoa, nel Pacifico meridionale questa mattina, alle nostre ore 6.30, è partita l’Ora della Terra-Earth Hour, la grande ola di buio promossa dal WWF che per un giorno intero farà il giro del mondo toccando, alle 20.30 locali di ogni nazione, 170 paesi, tutti uniti sotto il segno della lotta ai cambiamenti climatici. L’evento globale terminerà domattina nelle Isole Cook accanto alla Nuova Zelanda”. Esordisce così il comunicato ufficiale del WWF, annunciando l’iniziativa mondiale chiamata “Ora della Terra“.
L’appuntamento è fissato per oggi, 25 marzo 2017 alle ore 20:30. Un piccolo gesto per dimostrare che uniti si può cambiare il mondo e salvarlo dalla minaccia dell’inquinamento: “Il mondo si prepara così ad un vero e proprio caleidoscopio di eventi e manifestazioni che, accanto agli spegnimenti, metterà in moto l’energia positiva di milioni di cittadini di un pianeta che sta affrontando una delle sfide globali più gravi, il riscaldamento globale, e vivendo anche ore di tensione e di eventi tragici”, prosegue il comunicato.
La minaccia maggiore riguarda il riscaldamento globale, un fenomeno che va monitorato e contrastato con tutte le nostre forze, come spiegato dalla stessa associazione: “Da Jakarta a Johannesburg, Londra, Roma, Lima si spegneranno simbolicamente per un’ora le luci di migliaia di palazzi istituzionali, edifici e icone delle città. Il pianeta per una giornata intera sarà unito da un solo obiettivo, dimostrare l’importanza di agire subito contro il riscaldamento globale, un’emergenza collettiva che sta colpendo le aree naturali iconiche come la Grande barriera corallina in Australia, le specie simbolo, come l’orso polare, ma anche le popolazioni più deboli e povere fino a quelle che subiranno per prime l’innalzamento dei mari, come le Isole Fiji la cui delegazione è stata ricevuta proprio ieri in udienza dal Pontefice”.
Il WWF elenca alcune delle icone mondali che a turno si spegneranno simbolicamente da oggi fino a domenica, ovvero: “il Big Ben e il Palazzo di Westminster e il London Eye, la Moschea blu in Turchia, la CCTV Tower in Cina, la Tour Eiffel, l’Empire State Buiding a New York e la Torre Space Needle sempre in USA, il Palazzo Granada e la celebre Alhambra di Granada in Spagna, La Moneda, in Cile, la Marina Bay a Singapore, il Monumento dell’Indipendenza in Messico, la Piazza Rossa e il Cremlino in Russia, le Piramidi, la Sydney Opera House in Australia, la Torre Taipei 101 a Taiwan, l’Acropoli in Grecia, la Tokyo Tower in Giappone, il Victoria Harbour a Hong Kong. Non mancano le icone italiane come la Basilica di San Pietro, il Colosseo, l’Arena di Verona e Piazza San Marco a Venezia”.