Xiaomi Black Shark ufficiale: smartphone da gaming con raffreddamento a liquido

La notizia tanto attesa guadagna finalmente tutti i crismi dell’ufficialità. Xiaomi Black Shark è il primo smartphone da gaming realizzato indirettamente dal gigante cinese, in ossequio al minuzioso lavoro condotto da una sua controllata orientale, Black Shark per l’appunto. Una azienda, quest’ultima, apparsa proprio nell’ultimo periodo sotto i riflettori della rete, finanziata da Xiaomi – che ha investito una quantità non meglio precisata di denaro – e chiamata a guerreggiare nel sempre più in auge settore dei videogiochi tramite la presentazione di smartphone e accessori. Naturale quindi che Xiaomi Black Shark sia il primo di una lunga serie di prodotti espressamente pensati per il gaming e con l’evidentissimo obiettivo di far meglio dei diretti concorrenti. Ad incominciare da Razer Phone – per inciso il primo terminale ad aver fatto da apripista ad una tale strategia mobile – e sino ad approdare a Nubia Red Devil, altro smartphone da gaming cinese che sarà annunciato il 19 aprile prossimo.

La caratteristica distintiva del primo smartphone realizzato da Black Shark è la potenza, assicurata in questo caso dai benefici messi in mostra dall’ultimo processore Snapdragon 845 di Qualcomm, octa-core a 64bit con frequenza operativa da 2.8GHz e opportunamente accoppiato all’altrettanto prestante scheda grafica Adreno 630. Il dispositivo sfoggia 6 od 8 gigabyte di memoria RAM di tipo LPDDR4X, a seconda della variante scelta dall’utente, mentre il quantitativo di spazio di archiviazione (di tipo UFS 2.1 e dunque in grado di assicurare ottime performance in lettura e scrittura) sarà di 64 o 128 gigabyte. In ambedue i casi è identico il pannello frontale incastonato da Xiaomi: si tratta di una unità da 5,99 pollici a risoluzione Full HD + (risoluzione 2160 x 1080 pixel) spalmata in una densità di pixel per pollice di 403 ppi, sotto la quale si adagerà una batteria non removibile da 4.000mAh con supporto alla tecnologia di ricarica rapida Quick Charge 3.0 di Qualcomm.

Nonostante la vocazione da gaming, interessante è il comparto multimediale di Xiaomi Black Shark. Sul retro dello smartphone figurano infatti due fotocamere da 12 megapixel (con pixel larghi 1,25 micron e messa a fuoco automatica di fase) e 20 megapixel (dimensione dei pixel pari a 1,0 micron), unificate ambedue dall’apertura focale f/1.75 e da obiettivi 6P. I due sensori sono poi affiancati ad un flash a doppio tono anche se le novità dovrebbe comunque esser ricercata tramite appositi algoritmi software chiamati a migliorare la qualità degli scatti in condizione di scarsa illuminazione. Sul frontale spicca invece lo stesso sensore da 20 megapixel (dimensione dei pixel pari a 1,0 micron e apertura focale f/2.2) incastonato su Redmi Note 5 Pro e, nell’immediato prosieguo, anche su Mi 6X.

Xiaomi ha pensato bene di migliorare l’esperienza utente complessiva col suo smartphone da gaming, incastonando non soltanto due altoparlanti stereo – necessari per fruire di un audio in modo pieno e ricco di bassi – ma anche di un microfono che l’azienda cinese precisa esser “professionale“.

Xiaomi Black Shark è anche uno smartphone dual SIM e sicuramente colpisce per il suo aspetto estetico aggressivo e dalle linee particolari. La parte posteriore è infatti impreziosita da tagli ed inserti di colore verde, mentre apprezzabile è il collocamento a forma di X per le bande di antenne, soluzione quest’ultima sia estetica che – tiene a precisare Xiaomi – anche e soprattutto funzionale, così da assicurare la massima qualità di ricezione/trasmissione sia tenendo lo smartphone in orizzontale che in verticale. Certo, le misure sono importanti (161,6 x 75.4 x 9,35 millimetri di spessore e peso di 190 grammi) e non ci sono innovazioni tecnologiche caldeggiate in precedenza: il rimando va, nello specifico, al lettore di impronte digitali, incastonato tradizionalmente nel tasto centrale posto immediatamente sotto al display. Il retro è comunque progettato per offrire una maggiore presa ed ergonomia, mentre sul dorsale spicca un tasto denominato “Shark” con l’obiettivo di attivare la modalità ad alte prestazioni durante la fruizione dei giochi.

Black Shark ha riproposto a piè pari la strada intrapresa dapprincipio da Microsoft col suo Lumia 950 XL e da Samsung sin dai tempi di Galaxy S7 e S7 Edge, incastonando sotto “il cofano” un sistema di raffreddamento a liquido. L’obiettivo è evidentissimo: mantenere gli interni dello smartphone, principalmente il processore, al fresco, così da non impattare nelle prestazioni e, soprattutto, nell’autonomia complessiva, comunque ragguardevole a fronte di una unità batteria da ben 4.000mAh.

Da un punto di vista squisitamente software, Xiaomi Black Shark è animato dall’ultimo Android 8.1 Oreo personalizzato dall’interfaccia proprietaria MIUI, opportunamente rifinita per offrire una esperienza gaming pura. Tra le innovazioni spicca infatti la modalità “non disturbare” e altri accorgimenti che potranno esser attivati durante l’esperienza di gioco.

Lo smartphone da gaming di Xiaomi debutterà in Cina il prossimo 20 aprile nelle due versioni di riferimento ad un prezzo di listino a partire dai 477 dollari. Da valutare la possibilità di una commercializzazione internazionale, anche se al momento si tratta di ipotesi molto sfumate e poco plausibili, specie in presenza della patnership esclusiva inaugurata da Black Shark con il rivenditore cinese JingDong Mall (JD.com).

FONTE: Android Headlines

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