Sin dalla fine del mese scorso, il nome di Xiaomi Mi 6X continua a tener banco sulle pagine della rete in ossequio alla certificazione ottenuta presso l’ente governativo cinese TENAA. Uno smartphone Android di fascia media sicuramente interessante, dal momento che succede all’attuale Mi 5X che, col senno di poi, ha ispirato e aperto la strada al successone Mi A1 targato Android One, il primo in assoluto per Xiaomi.
Ora, non siamo sicuri che il produttore cinese compirà anche quest’anno un tale percorso, sebbene la presentazione ufficiale di Xiaomi Mi 6X non è in discussione, come confermato dai primi inviti stampa inoltrati da Xiaomi per una conferenza in programma il 25 aprile prossimo. L’oggetto del contendere riguarda proprio il nuovo smartphone Android di fascia media, e ad avvalorare ulteriormente l’ipotesi è la recente indiscrezione che porta la firma di XDA Developers, entrata addirittura in possesso dei file originali del firmware del dispositivo.
L’esistenza di Xiaomi Mi 6X non è insomma in discussione a tal punto da segnalare una sostanziale affinità tra il codice di archiviazione contenuto all’interno dell’elenco TENAA e quello della build interna del dispositivo in esame. Lo smartphone insomma verrà presentato a brevissimo, e possiamo addirittura abbozzare con precisione assoluta l’intera scheda tecnica ancora prima di assistere alla presentazione ufficiale programmata di Xiaomi. Eloquente e decisivo è proprio il file originale del firmware, che conferma l’esistenza di più di una versione del nuovo smartphone Android di fascia media, commercializzato a seconda del diverso quantitativo di memoria RAM e di spazio di archiviazione nativo.
In buona sostanza, Xiaomi Mi 6X sarà prodotto in tre varianti: la prima caratterizzata dall’accoppiata 4 gigabyte di memoria RAM e 32 gigabyte di storage; la seconda da 6 gigabyte di memoria RAM e 64GB di archiviazione, mentre la terza andrà a portare quest’ultimo quantitativo verso i più capienti 128GB. A far da trait d’union sarà l’ampio display da 5.99 pollici di tipo IPS a risoluzione Full HD+ (2160 x 1080 pixel) e rapporto di 18: 9 – per inciso lo stesso incastonato da Xiaomi sugli attuali Redmi 5 Plus e Redmi Note 5 / Redmi Note 5 AI – riverberato in dimensioni non propriamente contenute (158,88 x 75,54 x 7,3 millimetri di spessore, con peso specifico di 166 grammi). Peccato soltanto che questo non si tradurrà in una batteria numericamente consistente, dall’alto dei “soli” 2.910mAh spalmati dentro la scocca realizzata interamente in metallo e che strizza l’occhio a Redmi Note 5 Pro, in ossequio alla doppia fotocamera posteriore collocata verticalmente a mo’ di iPhone X.
C’è altresì un dettaglio che farà storcere il naso ai futuri possessori: Xiaomi Mi 6X non avrà jack audio da 3.5 millimetri. L’ingresso delle cuffie è infatti elencato come porta condivisa con il caricabatterie, segno evidentissimo della presenza di un connettore USB Type-C “all-in-one“.
Smorza però la delusione la recente rilevazione del processore impiegato da Xiaomi sul suo nuovo smartphone Android di fascia media: il prestante Snapdragon 660 – in luogo del chiacchierato e assai meno prestante Snapdragon 626 o Snapdragon 630 – che avvicinerà Mi 6X all’attuale Mi Note 3, apprezzato per le ottime prestazioni e per il suo risparmio energetico. Si tratta, nello specifico, di un processore octa-core a 64bit con frequenza operativa massima a 2.0GHz, piuttosto che 2.2GHz standard. Come dire, Xiaomi ha ridotto la velocità di clock onde evitare possibili riscaldamenti che possano compromettere la tenuta della batteria. L’obiettivo è insomma evidentissimo: far sì che Xiaomi Mi 6X abbia una buona autonomia a dispetto di un modulo batteria comunque non troppo grande, specie se rapportato alle generose dimensioni dello smartphone.
Curiosità è legata alla presenza dello slot per schede microSD, finora da sempre espunto sulla gamma Mi – quella, nello specifico, improntata verso la fascia medio-alta e top di gamma del mercato mobile – mentre non ci sarà come al solito alcun tag NFC; al suo posto figurerà comunque il blaster IR.
La parte sicuramente più interessante di Xiaomi Mi 6X è quella fotografica, in ossequio all’implementazione di due fotocamere posteriori sorrette dalla presenza del sensore Sony IMX486 da 12 megapixel con apertura focale f/1.8 e secondo sensore Sony IMX376 da 20 megapixel con apertura focale f/1.8. Sulla parte anteriore, Xiaomi ha invece pensato bene di utilizzare lo stesso sensore (Sony IMX376) da 20 megapixel con apertura focale f/2.2 e flash frontale incastonato su Redmi Note 5 Pro. Dal firmware si evince che lo smartphone supporterà la registrazione video in 4K a 30fps ma sfortunatamente non ci sarà alcuno zoom ottico. Certa è invece la presenza software di Android 8.1 Oreo con interfaccia personalizzata MIUI 9.5.
Insomma, uno smartphone sicuramente interessante, pronto a guerreggiare ad armi pari nell’affollato settore dei terminali di fascia media. La speranza adesso è una sola: l’approdo futuro di Mi A2 – sulla falsariga delle caratteristiche di Mi 6X – con il suo Android One.
FONTE: XDA Developers