Xiaomi Mi A1 ha indubbiamente catalizzato l’attenzione degli appassionati della tecnologia e non soltanto, spostando con decisione il baricentro verso il progetto Android One, sempre più avvinto da collaborazioni importanti (Xiaomi è infatti alla sua prima apparizione, in attesa di HTC) e, più in generale, da una diffusione che va al di là degli originari confini dei mercati emergenti: Motorola, ad esempio, ha ufficialmente portato Android One negli Stati Uniti, confezionandolo in una particolare versione del suo Moto X4, mentre General Mobile ha scelto GM6 (clicca qui per la nostra recensione completa) e GM5 Plus per far sbarcare anche in Italia il progetto supportato direttamente in stretta collaborazione con Google.
Nel caso di Xiaomi Mi A1, parliamo di uno smartphone impreziosito da un buon margine di rapporto qualità -prezzo, a fronte di una scheda tecnica completa e senza grosse sbavature. In Italia non lo si potrà acquistare direttamente se non tramite importazione, tramite necessario per poter sfruttare appieno un’esperienza Android stock e ricca di aggiornamenti. Come quello d’altronde orchestrato in questi ultimi giorni, che ha permesso al primo smartphone Android One di Xiaomi di poter allinearsi con gli ultimi accorgimenti operati da Google in materia di sicurezza.
L’aggiornamento è però importante sotto più di un profilo, e in tal senso è eloquente il peso specifico di ben 1059.6 megabyte, segno distintivo di modifiche ulteriori e diverse: di concerto con le patch di sicurezza Android datate uno settembre 2017, Xiaomi Mi A1 può infatti beneficiare – come precisa il changelog integrale documentato in calce all’articolo – di miglioramenti alla stabilità del sistema e alle performance complessive, nel tentativo di affinare dunque ulteriormente il software e confezionare agli utenti una esperienza ancora migliore. L’aggiornamento è ancora basato su Android 7.1.2 Nougat, in attesa del nuovo corso targato Android 8.0 Oreo promesso da Xiaomi entro fine anno (garantito anche il futuro e non ancora annunciato Android P, il cui rilascio avverrà nel 2018, subito dopo i Google Pixel).
Siamo entrati ufficialmente ad ottobre ed è dunque ormai ad un tiro di schioppo il secondo update contenente le nuove patch di sicurezza Android distribuite da Google. Nella speranza che l’aggiornamento possa far spazio anche ad Android 8.0 Oreo.