Xiaomi Redmi Note 5 Pro arriverà presto in Europa ad un prezzo di listino senz’altro interessante. Il nuovo smartphone Android di fascia media, presentato dapprincipio in India e in predicato di esordire anche in Cina, sarà infatti disponibile in chiave internazionale e generalizzata, con tutte le conseguenze del caso: supporto completo alla banda LTE, innanzitutto, ma anche interfaccia proprietaria MIUI già in versione Global.
Come rilevato dal noto leaker Roland Quandt, Xiaomi Redmi Note 5 Pro sarà commercializzato in Europa – e conseguentemente anche in Italia – a far data dalle prossime settimane. Il produttore cinese lancerà sul mercato due differenti versioni dello smartphone, unificate da scheda tecnica e design e fatta eccezione per il quantitativo di memoria RAM e spazio di archiviazione nativo: il primo modello metterà in mostra l’accoppiata 3GB e 32 gigabyte, mentre il secondo 4GB/64GB di storage. Nessuna speranza, purtroppo, circa l’approdo della versione più prestante impreziosita da 6 gigabyte di memoria RAM (e 64GB di spazio di archiviazione).
La fonte ha sapientemente anticipato anche quelli che saranno i prezzi di listino di Xiaomi Redmi Note 5 Pro in Europa: si parte infatti da 230 euro per arrivare al tetto massimo di 270 euro relativamente al modello un po’ più rifinito. Si badi che le cifre in questione fanno espresso riferimento al mercato europeo e in Italia potremmo assistere a dei leggeri scostamenti di listino. La speranza è che la versione da 4 gigabyte possa non superare quota 300 euro.
Ricordiamo che Xiaomi Redmi Note 5 Pro è animato dal nuovo processore Snapdragon 636 di Qualcomm (octa-core a 64bit con processo produttivo a 14nanometri, in grado di assicurare prestazioni nettamente superiori rispetto al diffusissimo Snapdragon 625), in coppia con la scheda grafica Adreno 509, doppia fotocamera posteriore (Sony IMX486 da 12 megapixel e secondo sensore Samsung da 5 megapixel), batteria da 4.000mAh e, soprattutto, display da 5.99 pollici FullHD+ con rapporto in 18: 9. Peccato soltanto per la porta ancora micro-USB 2.0.
FONTE: Roland Quandt