Il fondatore di Xiaomi dichiara che la propria compagnia è “la più innovatrice al mondo”, annunciando decine di migliaia di brevetti registrati ogni anno.
Ieri la casa produttrice Xiaomi ha annunciato diversi prodotti, tra cui spiccano due smartphone, il Mi Note e Mi Note Pro, pensati e lanciati sul mercato per sfidare addirittura i top di gamma Apple e Samsung, rispettivamente iPhone 6 Plus e Galaxy Note 4, grazie a caratteristiche di assoluto livello quali display Quad HD (1440 x 2560 pixel), processore Snapdragon 810 ed addirittura ben 4 GB di Ram.
Xiaomi sfida Apple e Samsung
Differentemente dal passato, Xiaomi ha deciso di rinunciare a “copiare” il design dei prodotti Apple, realizzando due dispositivi originali e lontani dal look iPhone, proprio per dimostrare la volontà di distinguersi e mostrare le nuove strategie aziendali della società.
Durane un intervista rilasciata alla BBC in occasione della presentazione dei nuovi Mi Note e Mi Note Pro, il fondatore ed attuale CEO di Xiaomi, Lei Jun, ha voluto proprio chiarire le nuove strategie, evidenziando come i prodotti appena presentati e quelli futuri non potranno più essere considerati una versione cinese di quelli Apple.
Lei Jun ha inoltre dichiarato che Xiaomi deve essere considerata “la società più innovatrice al mondo“, con non meno di 2.318 brevetti registrati nel 2014, 665 dei quali hanno ricevuto anche registrazioni internazionali. Jun ha poi aggiunto che Xiaomi è intenzionata a registrare “decine di migliaia di brevetti all’anno”, proprio nel tentativo di trasformarsi in un azienda in grado di proporre prodotti unici ed originali.
Xiaomi vuole crescere globalmente
Al momento Xiaomi, nonostante rientri tra le prime cinque compagnie produttrici di smartphone al mondo, è davvero poco conosciuta al di fuori dei mercati Asiatici, ma le nuove strategie aziendali e sopratutto prodotti di qualità come Mi Note e Mi Note Pro potrebbero consentire, in questo 2015, all’azienda di crescere ancora e soprattutto, diventare una potenza a livello mondiale in grado di competere con giganti del calibro di Apple e Samsung.