Una nuova magagna a sfondo sicurezza per gli utenti Yahoo. Lo conferma il marketplace <<TheRealDeal>>, all’interno del quale campeggia mestamente una offerta di account rubati da alcuni cyber-criminali. E il dato non è di poco conto: si parla infatti di 200 milioni di credenziali registrati proprio sulla piattaforma attiva dal lontano 1994.
La veridicità delle informazioni trafugate è inequivocabile ed a tale stregua può farsi semplicemente riferimento al nome di <<Peace_of_Mind>> (Peace), già conosciuto ai più per aver sottratto e distribuito, con analogo modus operandi, oltre 800 milioni di account che gravitano attorno ai siti web LinkedIn (164 milioni di utenti colpiti), Twitter, MySpace (360 milioni di account violati e 427 milioni di password messe in vendita), VK.com ed affini. Una minaccia insomma reale, che tocca adesso da vicino 200 milioni di utenti Yahoo. Per gli account trafugati si parla adesso di un nuovo prezzo di rilancio: 3 Bitcoin – quasi 1.500 euro sull’unghia – per avere accesso alle informazioni ed alle credenziali condensate al loro interno.
Nome utente, data di nascita, ma anche email secondarie per il backup e codici postali – in quest’ultimo caso per gli utenti americani – è infatti il pacchetto che Peace mette a disposizione nei riguardi dei papabili acquirenti. Yahoo non si è ancora espressa in merito alla veridicità degli account messi in vendita, limitandosi a registrare la notizia ed effettuare le indagini esplorate di rito, propedeutiche per determinare l’accaduto. Nel frattempo continuano ad alimentarsi indiscrezioni sulla spinosa vicenda. Secondo quanto riportato in rete, trattasi in buona sostanza di email non più attive, iscritte all’interno di una forbice temporale compresa tra il 2012 e il 2013.
Le informazioni in esse contenute potrebbero comunque ritornar utili a malintenzionati. In attesa di nuove informazioni e potenziali risvolti, Yahoo invita gli utenti a creare password complesse ed a utilizzare credenziali differenti per ogni tipologia di account registrato sulla rete.
