Yahoo si difende dalle accuse riguardanti la concessione di permessi agli 007 americani di accedere centinaia di milioni di account di posta elettronica privati. La società ha infatti dichiarato che: “Si tratta di notizie fuorvianti. Abbiamo sempre usato un criterio restrittivo nel consentire alle autorità di accedere ai dati personali del clienti. Un controllo delle email in entrata come viene descritto nel reportage non esiste nei nostri sistemi”.
Yahoo: colpevole o innocente? L’American Civil Liberties dice la sua
Nonostante la smentita arrivata da Yahoo, bisogna ammettere che la notizia ha destato un certo scalpore. Il famoso provider, inoltre, è stato recentemente colpito da un altro scandalo riguardante un attacco informatico che ha visto coinvolti milioni e milioni di account privati.
A mettere un po’ di sale sulle ferite è l’American Civil Liberties, un’associazione per la difesa dei diritti civili, la quale ha affermato che “ci troviamo di fronte ad un caso senza precedenti e incostituzionale. Gli utenti contano sul fatto che le società tecnologiche proteggano i loro diritti e difendano il loro dati di fronte a richieste di spionaggio”.
Come al solito prima o poi la verità verrà a galla e sapremo con certezza quanta responsabilità sia effettivamente imputabile a Yahoo. Sicuramente questa è una delle vicende informatiche più spinose degli ultimi 10 anni.