Oggi rimanimo fermi sull’argomento violazione privacy e trattamento dati personali: ok Facebook rimane un esempio emblematico in questo senso ma mica esiste solo il famoso social network più che mai nell’occhio del ciclone di come vengono trattati i dati personali? Si perchè dagli Stati Uniti, dove ci si diverte sempre parecchio a quanto pare, anche Youtube potrebbe finire nell’occhio del ciclone perchè accusato di aver violato le leggi americane sui dati personali dei bambini.
A lanciare l’allarme sono stati una ventina di studi legali con associazioni a difesa dei consumatori che hanno sporto un reclamo alla Federal trade commission, l’antitrust Usa chiedendo di indagare in maniera approfondita sulla questione dopo aver sollevato dei sospetti.
Secondo il reclamo, Google avrebbe tratto profitto dai dati dei bambini che hanno utilizzato Youtube chiedendo un risarcimento stellare qualora i sospetti venissero confermati.
La famosa piattaforma non è accessibile ai minori di 13 anni ma va da se che tutti i bambini possono utilizzarla grazie agli account dei propri genitori oppure accompagnati da loro, un ragazzino può poi semplicemente registrarsi inserendo un’età fasulla.
Da Youtube fanno sapere che esamineranno a fondo la questione rispondendo adeguatamente e ci tengono a sottolineare che la piattaforma non è mai stata pensata e adatta ai bambini, per quello esiste la app Youtube Kids appositamente per i minori. Insomma queste associazioni americane ricordano un pò il buonismo e l’ipocrisia di associazioni genitoriali come il MOIGE italiano, questo tipo di protesta sarebbe proprio nelle loro corde.
Insomma negli Stati Uniti sembra sia stato scoperchiato il “vaso di Pandora” della violazione della privacy degli utenti online: forse tutto troppo esagerato ma dovrebbe far riflettere anche noi italiani.